“Da quel balcone dei miei ricordi”: Matera e l'infanzia nella nuova raccolta di racconti di Vito Coviello



Da un lato l’amore fortissimo per Matera, dall’altro i suoi ricordi da bambino, figlio di una generazione lontanissima da quella presente non tanto cronologicamente quanto per i valori forti che la caratterizzavano. Sono loro i protagonisti della nuova raccolta di racconti “Da quel balcone dei miei ricordi” dello scrittore e poeta, materano d’adozione, Vito Coviello.

Il volume è stato pubblicato dall’Aciil (Associazione Ciechi Ipovedenti ed invalidi lucani onlus), sodalizio che non ha scopo di lucro e si propone, in osservanza e in applicazione della legislazione italiana in materia, esclusivamente finalità di solidarietà sociale, mediante lo svolgimento di attività nei settori dell'assistenza sociale.

“Abbiamo collaborato alla pubblicazione di questa raccolta per i nostri soci e per tutti coloro che possono essere interessati a scoprire, attraverso queste storie, il mondo dei non vedenti e la loro visione della realtà”, spiega il presidente Rocco Galante.

Il presidente, oltre a ringraziare Coviello per la disponibilità e la voglia di condividere il suo dono della scrittura, coglie l’occasione per ringraziare le volontarie del servizio civile: Argenzia, Donatella, Alessandra, Lucia, Maristella, Carmela e Vito che si sono occupati dell'ascolto e la trascrizione dei suoi racconti con impegno, dedizione e disponibilità, con solidarietà umana e sociale.

Inoltre, ringrazia la dottoressa e giornalista Donatella De Stefano laureata in Professioni dell'Editoria e Giornalismo, per aver curato la realizzazione del volume e per aver scelto come collaboratrici Alessandra Monetta, laureanda in Scienze del Servizio Sociale, Argenzia Tomacci, laureanda in Scienze Politiche Sociali, Dott.ssa Maristella Di Nicola, laureata in Biotecnologie, Carmela Biscaglia, Vito Gruosso e Lucia Mazzarelli.

Vito Antonio Ariadono Coviello è nato ad Avigliano il 4 novembre 1954, vive ed è residente a Matera, dove è felicemente sposato ed ha una figlia. Per un glaucoma cortisonico vent’anni fa è diventato cieco totale ma, nonostante questo, ha cercato di dare qualcosa agli altri attraverso i suoi romanzi, le sue poesie e i suoi racconti. Ha già pubblicato “Sentieri dell’anima”, premiato nel concorso di Gaeta del 2017, un secondo libro, “Dialoghi con l’angelo”, poi “Donne nel buio”, “Sofia, raggio di sole”, “Il treno: racconti e poesie”, “I racconti del piccolo ospedale dei bimbi”, un libro di poesie intitolato “Poi…sia: un amore senza fine”, “Dieci racconti per Sammy” e “Viktor, Debby e il sogno”.
Rossella Montemurro

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