Tutte le sfumature dell'amore in "Tu, ma per sempre" dello scrittore bestseller Roberto Emanuelli



“Anime rare”? Sì, ma solo se si intende un particolare modo di “sentire”, una predisposizione a lasciarsi andare all’amore, ad abbandonarsi alla follia magica dell’innamoramento.
“Siamo solo per pochi”? Fino a un certo punto, visto che i “pochi” ammontano a svariate decine di migliaia di lettori. Trecentomila quelli dei suoi tre libri precedenti (Davanti agli occhi, E allora baciami e Buonanotte a te), numeri destinati a salire vertiginosamente con l’uscita di Tu, ma per sempre (DeA Planeta), già al quarto posto tra i libri più venduti a soli dieci giorni dall'uscita.
“Anime rare” e “Siamo solo per pochi” sono gli hashtag d Roberto Emanuelli, lo scrittore rivelazione degli ultimi anni che, con le sue parole, ha conquistato una platea quanto mai vasta e trasversale di lettori. Lettrici, in modo particolare, come quelle che lo hanno accolto a Matera per la presentazione di Tu, ma per sempre che si è svolta da Burro Salato in collaborazione con la Libreria Mondadori nell’ambito della rassegna Territori. Parole delicate che hanno raccontato in che modo è nato il suo ultimo romanzo, entrando nel cuore dei protagonisti, Lorenzo e Marzia. Le loro voci si alternano da maggio a ottobre 2019 in un intreccio virtuoso che rispecchia le rispettive vite, lungo binari paralleli con un prezioso trait d’union, la musica. Lui, chitarrista per passione e per racimolare uno stipendio, lei ostinata nel voler imparare gli accordi di un brano da suonare a sorpresa al compleanno del suo ragazzo, Riccardo. Tra i due, nonostante numerose differenze – quasi vent’anni a separarli, Lorenzo ha 37 anni Marzia 18 – nasce un’amicizia fatta di confidenze e fiducia reciproca. E se potrebbe sembrare “sospetta” un’amicizia tra uomo e donna senza altre implicazioni, ci ha pensato l’autore a sottolineare che invece accade: lui stesso ha una donna come amica più cara ed è un’opportunità per riuscire a entrare in sintonia con l’altro sesso, carpirne i segreti senza ansie da prestazione o, comunque, doppi fini.
Fin dal titolo, carico di promesse (tutte mantenute), ci si inoltra in una storia fitta nel quale il protagonista assoluto è l’amore, con le sue sfumature: l’amore passionale, assolutizzante, quello che annulla e quello che fa male. Ancora, il tradimento, l’amore per una figlia, l’amor proprio. Quest’ultimo, senza connotazioni narcisistiche è basilare, secondo l’autore, per intraprendere una relazione sentimentale. Troppe persone si sottomettono a partner sbagliati o tengono in piedi un rapporto senza amore. Non c’è errore più grande: bisogna avere la forza di osare, il coraggio di inseguire i propri sogni e andare alla ricerca del vero amore. Questa sua convinzione granitica nella forza dei sentimenti è dovuta al modello di coppia (la mamma e il papà) che ha avuto in famiglia, l’esempio forte e positivo di uno “stare insieme” autentico, una sorta di imprinting che traspare dalle sue pagine.
Emanuelli in Tu, ma per sempre dimostra una capacità fuori dal comune di descrivere, con una naturalezza disarmante e nello stesso tempo con una profonda complessità, i sentimenti. Tutti, da quelli che ci fanno soffrire a quelli che ci mandano in estasi.
Lui indaga i sentimenti consapevole di inoltrarsi, ogni volta, in un campo minato. Sconfinare in frasi troppo sdolcinate o, peggio, banali, può essere questione di attimi. Eppure, nelle oltre 500 pagine di Tu, ma per sempre non c’è mai una sbavatura, una parola di troppo, un’esagerazione. Lui crede nella forza dirompente dell’amore in un’epoca come la nostra a volte poco incline ai sentimenti puliti. Emanuelli piace perché è rassicurante, ha un rispetto quasi sacro delle donne che, nei suoi romanzi, non vengono mai relegate a “oggetti” ma sono persone da amare. Incondizionatamente.
“Io ci sarò, comunque vada, anche quando arriverà l’inverno nel tuo cuore, anche quando, insieme, cercheremo le stelle e troveremo foschia. Io ci sarò sempre, anche se tutto il mondo dovesse voltarti le spalle, anche se il terreno sotto i tuoi piedi dovesse crollare, io sarò lì a proteggerti, a sostenerti, a tenerti la mano…”
Chi non vorrebbe sentirsi sussurrare queste parole dolcissime? Quante di noi resisterebbero di fronte a frasi simili: “(…) Voglio capire sul serio come ti senti, se c’è qualcosa che non va. Se c’è qualcosa che manca nella tua vita. Perché, nel caso, amore mio, arrivo fino in capo al mondo, mi butto nel tuo vuoto e ti vengo a cercare, volando fra i pianeti e le stelle del tuo universo meraviglioso, fino a che non la trovo quella cosa che manca, e quando la trovo la prendo, me la metto nel cuore, e te la porto”.
Tra le righe, in Tu, ma per sempre, si legge infine l’invito ad accettare il proprio corpo anche quando non è simile ai canoni di bellezza veicolati dai mass media: c’è lo sguardo di un uomo che accoglie e apprezza il fascino innato di ogni donna, aldilà del peso.
Ancora una volta Roberto Emanuelli ha emozionato i lettori con la sua squisita autenticità, confidando che, adesso, un sogno sarebbe la trasposizione cinematografica di un suo romanzo. Magari Tu, ma per sempre, che considera il suo libro più bello. E, perché no, con “Anche fragile” di Elisa, una delle sue canzoni preferite, come colonna sonora.
Rossella Montemurro


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