Il 3 febbraio a Matera incontro con Simonetta Agnello Hornby organizzato dalla Libreria Di Giulio
Sabato 3 febbraio 2018 alle ore 18:30 presso l’Hotel San
Domenico al Piano in via Roma a Matera la Libreria Di Giulio promuove un
incontro con la scrittrice italo/inglese Simonetta Agnello Hornby. L’autrice
presenterà il suo ultimo romanzo “Nessuno può volare” – Ed. Feltrinelli. Dialoga con l’autrice la giornalista Antonella Ciervo. L’ingresso
è libero. Nel corso dell’evento verrà proiettato un breve trailer del libro
“Nessuno può volare”.
“Nessuno può volare” è un progetto editoriale di
Simonetta Agnello Hornby in cui l’autrice – accompagnata da suo figlio George –
racconta la disabilità, attraverso la lente della cultura, dell’arte e della
storia, intrecciandola con la propria storia familiare: lo speciale racconto
prende la forma di un libro e di un film documentario.
Il progetto riprende il viaggio, fisico, intellettuale ed
emotivo, compiuto da Simonetta Agnello Hornby e dal figlio George in Italia,
alla ricerca di spunti, suggestioni, documenti, testimonianze per raccontare la
percezione della disabilità oggi.
Una riflessione che si estende più in generale alla
bellezza, al dolore, al tempo che passa, al senso della vita e del suo
corrispettivo, la morte. Nessuno può volare, eppure volare è un sogno di tutti.
IL LIBRO
Quando si nasce in una famiglia come quella di Simonetta Agnello Hornby, si cresce con la consapevolezza che si è tutti normali, ma diversi, ognuno con le proprie caratteristiche, talvolta un po’ strane. E allora con naturalezza di un cieco si diceva ‘non vede bene’, del claudicante ‘fa fatica a camminare’, dell’obeso ‘è pesante’, dell’invalido ‘gli manca una gamba’, dello sciocco ‘a volte non capisce’, del sordo ‘con lui bisogna parlare ad alta voce’”, senza mai pensare che si trattasse di difetti o menomazioni. Attraverso una serie di ritratti sapidi e affettuosi, facciamo così la conoscenza di Ninì, sordomuta, della bambinaia Giuliana, zoppa, del padre con una gamba malata e della pizzuta zia Rosina, cleptomane – quando l’argenteria scompare dalla tavola, i parenti le si avvicinano di soppiatto per sfilarle le posate dalle tasche, piano piano, senza che se ne accorga, perché non si deve imbarazzare… E poi naturalmente conosciamo George, il figlio maggiore di Simonetta. Non è facile accettare la malattia di un figlio, eppure è possibile e la chiave di volta risiede proprio in quel “Nessuno può volare”. Come noi non possiamo volare, così George non avrebbe più potuto camminare: questo non gli avrebbe impedito di godersi la vita in altri modi. Nella vita c’è di più del volare e forse anche del camminare. Lo stesso proposito quotidiano ci arriva anche da George – che da quindici anni convive con la sclerosi multipla –, la cui voce si alterna a quella della madre come un contro-canto ironico ma deciso nel raccontare i tanti ostacoli e forse qualche vantaggio, di chi si muove in carrozzella.
Simonetta Agnello Hornby ci porta con sé in un viaggio dalla Sicilia ai parchi di Londra, attraverso le bellezze artistiche dell’Italia. Un viaggio che è anche e, soprattutto, un volo al di sopra di pregiudizi e luoghi comuni, per consegnarci, insieme a molte storie toccanti, uno sguardo nuovo e più libero.
Quando si nasce in una famiglia come quella di Simonetta Agnello Hornby, si cresce con la consapevolezza che si è tutti normali, ma diversi, ognuno con le proprie caratteristiche, talvolta un po’ strane. E allora con naturalezza di un cieco si diceva ‘non vede bene’, del claudicante ‘fa fatica a camminare’, dell’obeso ‘è pesante’, dell’invalido ‘gli manca una gamba’, dello sciocco ‘a volte non capisce’, del sordo ‘con lui bisogna parlare ad alta voce’”, senza mai pensare che si trattasse di difetti o menomazioni. Attraverso una serie di ritratti sapidi e affettuosi, facciamo così la conoscenza di Ninì, sordomuta, della bambinaia Giuliana, zoppa, del padre con una gamba malata e della pizzuta zia Rosina, cleptomane – quando l’argenteria scompare dalla tavola, i parenti le si avvicinano di soppiatto per sfilarle le posate dalle tasche, piano piano, senza che se ne accorga, perché non si deve imbarazzare… E poi naturalmente conosciamo George, il figlio maggiore di Simonetta. Non è facile accettare la malattia di un figlio, eppure è possibile e la chiave di volta risiede proprio in quel “Nessuno può volare”. Come noi non possiamo volare, così George non avrebbe più potuto camminare: questo non gli avrebbe impedito di godersi la vita in altri modi. Nella vita c’è di più del volare e forse anche del camminare. Lo stesso proposito quotidiano ci arriva anche da George – che da quindici anni convive con la sclerosi multipla –, la cui voce si alterna a quella della madre come un contro-canto ironico ma deciso nel raccontare i tanti ostacoli e forse qualche vantaggio, di chi si muove in carrozzella.
Simonetta Agnello Hornby ci porta con sé in un viaggio dalla Sicilia ai parchi di Londra, attraverso le bellezze artistiche dell’Italia. Un viaggio che è anche e, soprattutto, un volo al di sopra di pregiudizi e luoghi comuni, per consegnarci, insieme a molte storie toccanti, uno sguardo nuovo e più libero.
L’AUTRICE
Simonetta Agnello Hornby è nata a Palermo nel 1945. Vive
a Londra dal 1972 ed è cittadina italiana e britannica. Laureata in
Giurisprudenza all’Università di Palermo, ha esercitato la professione di
avvocato aprendo a Brixton lo studio legale Hornby&Levy, specializzato in
diritto di famiglia e minori. Ha insegnato Diritto dei minori alla facoltà di
Scienze Sociali dell’Università di Leicester ed è stata per otto anni
presidente part time dello Special Educational Needs and Disability Tribunal.
La Mennulara, il suo primo romanzo, pubblicato da Feltrinelli nel 2002, è stato tradotto in
tutto il mondo. Da allora ha pubblicato diversi libri, tra cui La zia marchesa
(Feltrinelli, 2004), Boccamurata (Feltrinelli, 2007), Vento scomposto
(Feltrinelli, 2009), La monaca (Feltrinelli, 2010), Camera oscura (Skira,
2010), Il veleno dell’oleandro (Feltrinelli, 2013), Il male che si deve
raccontare (con Marina Calloni, Feltrinelli, 2013), Via XX Settembre
(Feltrinelli, 2013) e Caffè amaro (Feltrinelli, 2016). Ha inoltre pubblicato
libri di grande successo legati alla cucina con una fortissima componente
narrativa: Un filo d’olio (Sellerio, 2011), La cucina del buon gusto (con Maria Rosario Lazzati, Feltrinelli, 2012), La pecora di Pasqua (con Chiara
Agnello, Slow Food, 2012) e Il pranzo di Mosè (Giunti, 2014). Ha anche
pubblicato La mia Londra (Giunti, 2014), una guida-memoir personalizzata di
Londra. Tutti i suoi libri sono stati best seller e hanno venduto in Italia più
di un milione di copie. È frequente ospite alla radio, alla televisione e sulle
maggiori testate giornalistiche italiane. Simonetta Agnello Hornby ha
sempre cercato di legare la professione di avvocato e la sua scrittura
all’impegno per sostenere le cause dei minori, delle vittime di violenza
domestica e degli emarginati. Il 2 giugno 2016 il presidente della Repubblica
le ha conferito l’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia nel grado di
Grande Ufficiale.