"Suite 405": il mondo del lavoro fa irruzione nelle storie d'amore della "signora dei bestseller", Sveva Casati Modignani
Sveva Casati Modignani,
pseudonimo di Bice Cariati, è una delle firme più amate della narrativa
contemporanea: i suoi libri, tradotti in venti paesi, hanno venduto
milioni di copie. Milanese, ottantenne, la “signora dei bestseller” (ha
all’attivo più di trenta romanzi) con la sua penna riesce sempre a scrivere
storie ricche di pathos e sentimenti in cui chiunque riesce rispecchiarsi:
trasversale nella descrizione dei suoi amanti (dell’alta borghesia e del ceto
medio), impeccabile nella descrizione delle sfaccettature dell’amore, degli
inganni, della vita che travolge…
In Suite 405 (Sperling & Kupfer) ci sono due coppie agli antipodi.
Il conte Lamberto Rissotto, imprenditore illuminato, e la volubile (e
fedifraga) moglie Armanda da un lato, il sindacalista Giovanni Ricciardi e la
compagna Bruna, parrucchiera, dall’altro. Lamberto e Armanda non possono essere
più diversi. Quasi in contemporanea, mentre lui rifiuta un goliardico regalo da
parte di alcuni amici – una splendida sconosciuta -, il video della moglie che
si concede al personal trainer fa il giro del web. Armanda ha un passato
pesante alle spalle che, a poco a poco, viene fuori, un passato che vorrebbe essere una giustificazione per i suoi atteggiamenti sopra le righe. Giovanni e
Bruna, invece, sono una coppia simmetrica, si conoscono fin da piccoli e
insieme condividono i valori degli umili – lui ha a cuore le preoccupazioni
degli operai e ne difende il futuro, Bruna è una lavoratrice onesta che dopo
anni di sacrifici è riuscita a mettersi in proprio.
Le strade dei due uomini
sono destinate a incrociarsi, lasciando così emergere uno spaccato nitido della
contemporaneità, un’Italia ancora divisa da contraddizioni e lotte sociali, ma
unita da un profondo e assoluto bisogno di giustizia e amore.
Se, come in tutti i libri
dell’autrice, i sentimenti hanno un ruolo chiave e il destino non guarda in
faccia a nessuno, (gli appartenenti alle due classi sociali – quella operaia e
quella imprenditoriale – possono in qualsiasi momento restare vittime di colpi
bassi o essere baciati dalla fortuna), Suite
405 analizza anche la difficile crisi occupazionale: la piaga della perdita
del lavoro che si abbatte su tante famiglie, il futuro incerto, per tanti
giovani, nel mondo del lavoro. L’autrice ha sottolineato che il romanzo è nato
dall’ascolto di tante storie che le sono state raccontate nel corso degli anni
dalle persone più disparate e dall’incontro con il sindacalista Maurizio
Landini, già segretario dei metalmeccanici della Cgil, che le ha illustrato il
mondo operaio.
Suite
405
si dipana come la sceneggiatura di un film, con dialoghi che predominano sulla
trama e personaggi così autentici da sembrare reali. La prosa è fluida,
coinvolgente tanto da catturare il lettore dalla prima all’ultima pagina.
Rossella
Montemurro