I vincitori del Premio Letterario Nazionale “Mons. Anselmo Filippo Pecci”


È giunto alla seconda edizione il Premio Letterario Nazionale “Mons. Anselmo Filippo Pecci” organizzato dal Comune di Tramutola con il patrocinio della Regione Basilicata, la Provincia di Potenza e il Parco Nazionale Appenino Lucano Val D’Agri Lagonegrese.
Il premio è articolato in tre sezioni: poesia inedita, silloge poetica edita e narrativa. Quest’anno, inoltre, alla cerimonia di premiazione hanno partecipato gli istituti scolastici di Montemurro, Tramutola, Moliterno, Sarconi e Villa D’Agri.  Gli studenti si sono cimentati nella stesura di alcuni racconti che sono stati valutati e premiati sia dagli studenti di altri istituti sia dalla giuria tecnica.
Santino Bonsera ha presieduto la giuria tecnica composta da: Maria Rosaria Apicella, Antonio Candela, Enzo Cursio, Claudio Elliott, Angelo Parisi, Angela Maria Salvatore, Vittorio Triunfo e Nicolina Zarli. 
Il premio di poesia inedita è stato assegnato a Francesco Santi Cardella per il componimento “Fra mare e cielo”.  Alla poesia “Terra mia” di Sergio Santoro è stata attribuita una menzione.
Antonio Lotierzo, autore della raccolta “Tutte le poesie”, ha ricevuto il premio della sezione dedicata alla silloge poetica. Nell’ambito della stessa sezione è stata segnalata l’opera di Emma Mazzucca dal titolo “La voce che resta”.
Il premio di narrativa è andato a Riccardo Di Leva per il romanzo “Largo gelso numero 21”. Una menzione, inoltre, è stata attribuita al libro di Michelangelo Bartolo “L’Afrique c’est chic. Diario di viaggio di un medico euro-africano”. 
La classe 3 D dell’Istituto comprensivo di Villa D’Agri con il racconto “…Per la prima volta” ha ricevuto una segnalazione da parte della giuria studentesca, mentre, la classe 3 A dell’Istituto comprensivo di Moliterno è stata premiata dalla giuria tecnica per il racconto dal titolo “Matasha e Omar. Una storia di ordinaria integrazione”. 
Tutti i racconti scritti per il premio confluiranno in una pubblicazione edita da Universosud.
Il Vice Sindaco di Tramutola Michele Di Mauro e l’Assessore alla Cultura, Istruzione e Servizi sociali Anna Maria Grieco, nel loro intervento di saluto hanno sottolineato l’importanza di tali manifestazioni culturali che contribuiscono alla formazione del sapere.
“Il premio sta prendendo il volo – ha affermato il Presidente della giuria Santino Bonsera – attorno ad esso potrebbero nascere molte attività rivolte ai giovani che, attraverso la produzione di elaborati, prendono parte ai processi di acquisizione culturale. Ciò rafforza l’autostima e la voglia di impegnarsi.”
Bonsera nella sua relazione si è soffermato a lungo sulla figura di Anselmo Filippo Pecci al quale è dedicato il premio e l’intitolazione della biblioteca comunale. L’Arcivescovo Pecci, nato a Tramutola nel 1868,  è stato un grande conoscitore della cultura classica. Era in grado di parlare in latino e greco come se fossero lingue materne. Notevole, inoltre, è stato il suo contributo in occasione della guerra durante la quale prese numerosi provvedimenti a favore delle donne e degli orfani. Istituì un asilo e diede impulso alla diffusione del giornale delle parrocchia “Fiamma viva” che garantiva la diffusione delle notizie a Tramutola.
Ospite della serata è stato Francesco Pecci, pronipote di Anselmo Filippo Pecci, che ha donato alla biblioteca il volume “Arte di corte della Napoli angioina”.
Al termine della serata l’amministrazione comunale ha premiato i lettori della biblioteca che si sono distinti nel 2018: Anna Marinaro ha ottenuto il riconoscimento della lettrice più assidua per aver letto nel corso dell’anno trentadue libri; Rosaria Rusella è stata premiata per essere la lettrice più anziana e Maria Frantantuono, invece, la lettrice più giovane; Massimo Diglio di Taranto ha ricevuto la targa del lettore non residente. 
Antonella Di Lernia e Vincenzo Tedesco hanno presentato l’evento con l’accompagnamento musicale dell’arpista Giuseppe Romano.



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