Uomini, permetteteci di sognare: prendete esempio dallo scrittore Roberto Emanuelli
Sembra un personaggio
appena uscito dalle pagine dei suoi romanzi, dal fascino un po' tormentato alla
James Dean ma dagli occhi buoni di chi ne ha passate tante eppure non si è
lasciato indurire dai colpi bassi della vita. Solo una camicia e un paio di
jeans sdruciti, è bello ma non distante, la sua
spontaneità stempera l'emozione del pubblico femminile che, ieri sera
da "Burro salato" a Matera, durante la presentazione di “Buonanotte a
te” (Rizzoli) organizzata dalla Libreria
Mondadori era tutto per lui: Roberto Emanuelli, scrittore che ha i numeri di
una rockstar (e dire che il cantante avrebbe voluto farlo davvero, ha studiato musica e scritto testi
rap, è stato anche a un passo dal palco
ma poi ha lo ha sopraffatto la paura), per una volta ha ribaltato lo stereotipo classico che vuole una bella
ragazza "preda" di sguardi e pensieri
maschili. E al piacere per gli occhi si è intrecciato quello di ascoltarlo, con
il suo accento romano marcato, la voce un po' roca (per l'influenza) che ha
reso le sue parole un balsamo.
L'amore secondo Roberto
Emanuelli non deve essere con il freno a mano tirato ma senza alcun
condizionamento. Non esiste "Ti amo ma...": se qualcuno dovesse dirci
una frase simile, non è amore. Lui nelle relazioni si è sempre buttato a capofitto
e, se una ragazza gli piace, a meno che non gli faccia capire di non essere
interessata, è disposto a tutto.
La forza dell'amore è
alla base dei suoi romanzi, così pop e sdolcinati, capaci di far sognare a
tredici come a settant'anni. Le storie che Roberto scrive sono semplici
(attenzione, in questo caso semplicità non vuol dire banalità, sono storie in
grado di arrivare con immediatezza a un'ampia e variegata tipologia di
lettori), ciascuno di noi almeno una volta si è trovato in situazioni simili a
quelle dei protagonisti. Nessuno di noi, salvo rare eccezioni, si è però abbandonato
a quell'amore assoluto, dirompente, travolgente fatto di promesse (mantenute!)
e parole dolcissime.
Ecco perché le sue
storie, che hanno i contorni di una favola e la sostanza dei sogni, sono così
importanti, perché restituiscono a noi donne una realtà (romanzata) che
vorremmo essere la quotidianità. Uomini lasciateci sognare, permetteteci di
vivere in un mondo dove femminicidi, stalking e molestie sono sostituiti
dall'amore, dalla protezione, dal rispetto. Grazie Roberto!
Rossella
Montemurro