"Come l'aria che respiri" di Frances de Pontes Peebles: la storia di un'amicizia impossibile e indissolubile


Ho provato a non ascoltare questa canzone per intero. Ho tentato di cancellarla con l'alcol e il tempo e l'indifferenza. Ma mi rimane in testa e non mi darà pace finché non ne avrò ricordato ogni parola. Finché non l'avrò cantata ad alta voce, dall'inizio alla fine.

Ci sono amicizie che semplicemente accadono, come l'amore, come un destino a cui non possiamo sottrarci. Nel Brasile degli anni Trenta, Dores, orfana di nove anni, magra e perennemente affamata, è una sguattera nella cucina di Riacho Doce, la piantagione di canna da zucchero dei senhores Pimentel. Graça è l'unica figlia del ricco proprietario: intelligente, viziata, sempre pronta a trasgredire le regole. Nate in mondi che non potrebbero essere più distanti, Dores e Graça si avvicinano e si legano grazie a un'affinità misteriosa e alla passione per la musica. Le note saranno la loro lingua comune, la ragione del loro successo e della loro rivalità, il terreno accidentato ed esaltante d'impensabili trionfi e cadute vertiginose. L'unica via di fuga da due destini apparentemente già scritti.

Dalle sterminate distese della pianura brasiliana ai quartieri più malfamati di Rio de Janeiro, fino alla Hollywood dell'epoca d'oro, Come l'aria che respiri (DeA Planeta) di Frances de Pontes Peebles è la storia di un'amicizia impossibile e indissolubile. Fatta di amore profondo, incomprensioni, tradimenti. E della paura di scoprirsi nulla senza l'altra.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


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