Gustose, semplici ed eleganti: ecco le ricette di Cicetta
“La cucina è un luogo da
rispettare, quasi un luogo sacro, dove cultura, tradizione e passione si
tramandano di generazione in generazione. Altrettanto rispetto va dato ai
prodotti della nostra terra che nella cucina di Cicetta non mancano mai”.
L’amore per l’arte
culinaria, una dedizione quasi assoluta che si concretizza in una serie di
ricette gustose (dagli antipasti al dolce e con pagine su pizze, rustici e
focacce) sono il fil rouge dei “Cicettari”, arrivati ormai al terzo capitolo.
Il
terzo Cicettario. Tante idee e ricette facili, veloci e sicure, tutte da
provare! è un volume pratico, adatto sia a chi quotidianamente
si misura con i fornelli sia ai profani che vogliono cimentarsi con nuove
prelibatezze.
In questo libro firmato
da Cicetta (nome d’arte di Annamaria Ieva) c’è davvero solo l’imbarazzo della
scelta. Ricchissimo di foto accattivanti e descrizioni dettagliate in grado di
conquistare anche i più refrattari, svela in pochi e semplici passaggi come
portare in tavola piatti deliziosi. Con un pizzico di creatività e una giusta
dose di eleganza – c’è infatti un’appendice sul bon ton a tavola e sul modo giusto
di apparecchiare -, il Cicettario riesce a intercettare una platea di golosi
quanto mai ampia e trasversale: potranno utilizzarlo tutti, scoprendo che anche
pietanze in apparenza scontate, grazie a un opportuno impiattamento avranno un
appeal irresistibile in grado di conquistare grandi e piccini.
Per essere sempre
aggiornati sulle specialità di Cicetta c’è anche il portale online https://www.lemeravigliedicicetta.it/:
descrizioni, foto e la possibilità di interagire con commenti. Inutile dire che
le visualizzazioni delle nuove ricette dopo pochi giorni dalla pubblicazione diventano diverse migliaia – oltre
120 mila i followers di Cicettina sulla rete. Un successo strepitoso se si
pensa che l’autrice, in un settore che ha trovato nei reality il suo
palcoscenico ideale, abbia deciso, con saggezza, di tenersi lontano dalla
ribalta mediatica, a conferma che il talento per essere amplificato non ha
bisogno delle luci dei riflettori.
Rossella
Montemurro