"Nessuno uccide la morte", amore e amicizia nel nuovo thriller di Leonardo Palmisano



È un thriller su amore e amicizia Nessuno uccide la morte (Fandango) di Leonardo Palmisano.

È quasi Natale quando Elia Colucci, camorrista malato di Sla, sparisce mentre sta andando a incontrare in una valle della Calabria gli ’ndranghetisti, con cui deve discutere del futuro di Tamburi, il rione di Taranto di cui è a capo, l’unico rimasto fedele alle famiglie napoletane. Ad accompagnarlo il suo giovane fidanzato Matteo Maltempo che inValle d’Itria gestisce un commercio illegale di alcolici sotto la copertura di una comunità spirituale. Dopo quell’incontro, di Colucci si perdono le tracce, mentre di Maltempo viene ritrovato il cadavere che porta i segni inequivocabili di una tortura violenta, quasi si fosse trattato di un omicidio rituale. Carlo Mazzacani è stato costretto a rimanere in Sardegna, lontano dal suo compare Luigi Mascione, ma alla notizia della scomparsa di Elia decide di tornare: Elia è un amico, quando il bandito è stato in pericolo lo ha sempre aiutato. Mentre camorristi e ’ndranghetisti cercano di spartirsi la Valle d’Itria e la procuratrice Buonamica collabora con la Pm di Catanzaro per venire a capo dell’assassinio di Maltempo, Mazzacani si mette alla ricerca di Elia, determinato a trovarlo prima dei suoi molti nemici e prima delle forze dell’ordine.

Ma qualcosa in quello che scopre non lo convince, la chiave per risolvere questo caso è nascosta tra i trulli della comunità con cui faceva affari Maltempo e tra i segreti della sua guida spirituale, una misteriosa vecchia signora di nome Alina Desiati.

Con Nessuno uccde la morte, Palmisano ci regala la seconda avventura del bandito più scorretto, più ricercato e più leale della letteratura italiana.

Palmisano (Bari, 1974) è scrittore ed etnografo. Presiede la cooperativa Radici Future Produzioni ed è vicepresidente nazionale di CulTurMedia di LegaCoop. Esperto di lavoro, migrazioni e criminalità organizzata, è consulente sul rapporto tra mafie e territorio per enti pubblici e privati. È autore di inchieste, saggi, sceneggiature e romanzi.

Ha scritto per Left, NarcoMafie, Lo Straniero. Per Fandango Libri ha pubblicato con Yvan Sagnet Ghetto Italia. I braccianti stranieri tra caporalato e sfruttamento (2015), con cui ha vinto il Premio Internazionale Livatino 2016, Mafia Caporale (2017) e Ascia nera (2019). Il primo caso del bandito Mazzacani Tutto torna è uscito nel 2018.

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