"Danzando sull'orlo dell'abisso": è un capolavoro di eleganza e poesia il nuovo libro di Grégoire Delacourt, autore da due milioni di copie nel mondo
“Non è il tipo di
persona da smettere di amare qualcuno solo perché ama qualcun altro. Né di
amare perché è stanca di sentirsi sola. Un nuovo amore non esclude
necessariamente il precedente. Può essere fine a se stesso. Una vertigine
irrefrenabile”.
Struggente,
poetico, emotivamente forte: Danzando
sull’orlo dell’abisso (DeAPlaneta, traduzione di Tania Spagnoli) di Grégoire
Delacourt è una vertigine, è una storia che stordisce. Emma, la protagonista
quarantenne, sembra avere tutto: una vita tranquilla, tra alti e bassi con un
marito che la adora e tre figli. Ma basta un attimo, basta lo sguardo di uno
sconosciuto in una brasserie, a far vacillare ogni certezza. In quegli occhi
lei annega e, giorno dopo giorno, prende coscienza che la quotidianità la
soffoca, che ciò che la farebbe star bene è altro. È quello sconosciuto dai
modi garbati con cui non riesce ad andare oltre le occhiate furtive fin quando
non iniziano a parlarsi - con discrezione, dandosi del lei e bruciando,
entrambi, di passione perchè, proprio come accade solo nelle favole, tutti e due scoprono di piacersi e decidono di abbandonare le rispettive famiglie.
È un attimo,
appunto: Emma decide di lasciare il marito e figli e raggiungere Alexandre. Soggiogata
da un’infatuazione fortissima, è insensibile alle lacrime della figlia più
piccola, al marito che la prega di ripensarci. Per lei “il presente è l’unica
eternità possibile.” La sua è una scelta di pancia che non tiene conto delle
conseguenze ed è come se rinnegasse il passato.
“Vogliamo solo
perderci. Cerchiamo la caduta.
Quella che fa
spuntare le ali. La sublime illusione. Sogniamo tutti un istante perfetto.
La traiettoria
meravigliosa che conduce all’annientamento”.
Diventa
terribilmente egoista – del resto, nessuno ha mia pensato a lei, alle sue
esigenze -, si ribella alla madre che l’avrebbe voluta sempre estremamente
morigerata e va incontro a un destino che sembrava scintillante ma che si
rivelerà crudelmente beffardo: Emma, dall’apice della sua serenità sprofonderà,
di colpo, in un tunnel di dolore.
Leggere Danzando sull’orlo dell’abisso significa
diventare tutt’uno con la protagonista e le sue emozioni, le sue scelte - al di
là del fatto che possano essere condivise o meno. Significa avere la pelle d’oca
per uno stile di un’eleganza e una dolcezza fuori dal comune.
Delacourt, autore
da due milioni di copie nel mondo, in queste pagine è riuscito a rispondere a
una domanda cruciale: che cosa rischi quando decidi di rischiare tutto?
È meglio
accontentarsi della routine, per quanto possa essere povera di emozioni, o
lanciarsi nel vuoto?
Grégoire Delacourt
è pubblicitario e autore di numerosi racconti e romanzi, tutti pubblicati in
Francia da JC Lattès. Il suo maggior successo, Le cose che non ho, ha superato il milione di copie vendute nel
mondo ed è diventato un caso letterario internazionale.
Rossella Montemurro