"Greggi di ginestre", oltre le apparenze con le poesie di Costantino Dilillo e i dipinti di Ester Maria Negretti
“Libera alla luna le tue
fragranze, / pervinche rigogliose e malvarosa aspergono d’umori ascelle e nari.
/ Invitami stanotte fra gli odori / a scompigliare greggi di ginestre”.
Greggi
di ginestre è la poesia da cui è tratto il titolo
della raccolta di liriche di Costantino Dilillo. Accompagnato da 13 dipinti di Ester
Maria Negretti, il testo, diviso in due sezioni - poesie, con il titolo "E
il giogo ci redense" e canzoni con il titolo "Canzoni d'inverno"
– è edito da Il Faggio nella collana Sabbie dedicata a pubblicazioni digitali
di narrativa e poesia illustrate.
Greggi
di Ginestre rappresenta un condensato della
produzione poetica più recente di Dilillo: parole corpose, linguaggio incisivo,
una costruzione di immagini che intende riprodurre gli umori e la musicalità
sincopa dell’esistere.
Con una terminologia
ricercata, lo sguardo e il sentire dell’autore vanno oltre le apparenze,
scandagliano le sensazioni mettendo a nudo la realtà. Sono concetti complessi,
mai banali che a volte bisogna leggere più volta per interiorizzarli.
Costantino Dilillo, nato
nel 1956, vive a Matera. È poeta, autore di romanzi, racconti e testi teatrali.
Negli anni novanta ha pubblicato le raccolte di racconti Presto, con le Edizioni Il Salice di Potenza, Città Calva con Palomar di Bari e successivamente, con editori di
Matera, Nuove leggende lucane e 180 i garanti. Del 2010, per i tipi di BMG
editore, è il romanzo giallo Un greto di ciottoli,
ambientato a Matera. Collabora con alcune testate locali scrivendo articoli di
costume e cultura e suoi racconti sono presenti in diverse antologie di
scrittori lucani edite da Giannatelli, Altrimedia, Libreria dell’Arco, BMG.
Di recente, Antezza
editore di Matera ha pubblicato Anime
fossili, unica raccolta di poesie sin ora edita dopo Tele di ragno del 1978.
Ester Maria Negretti
(Como, 1978) riceve il primo premio all’età di undici anni. Il suo percorso
artistico procede attraverso lo studio del disegno tessile – materia in cui si
diploma al Setificio di Como – e la collaborazione con diversi studi, per cui
crea carte da parato, arredamento e abbigliamento. Successivamente decide di
frequentare l’Accademia di Brera, ma anziché portare a termine il percorso
accademico segue la tradizione rinascimentale e forma la sua tecnica nella
“bottega” di pittori esperti, apprendendo sul campo i segreti del mestiere,
consolidando la sua preparazione e approfondendo il sempre maggiore interesse
per l’arte contemporanea. Con un orientamento e una tecnica ormai definiti,
decide di dedicarsi esclusivamente alla pittura.
Il suo lavoro, lo stile e
la forma espressiva molto personali ricevono approvazione e interesse crescente
da critica e pubblico e il favore di collezionisti sin dalla prima esposizione
del 2002.
Sue mostre personali si
contano in numerose città, tra cui: Roma, Firenze, Milano, Como, Benevento,
Mantova, Genova, Venezia, Oslo, Parigi, Torino, Boston, Lugano, Zurigo,
Francoforte. L’ultima ricerca artistica di Ester Maria Negretti è dedicata
all’acqua. Fuori dalle pareti dello studio di pittura, gli ampi spazi, la
vastità fisica e mentale della nuova realtà marina trasformano le tele che
assumono proporzioni gigantesche come il mare e come l’aria che non ha contenimento.
Rossella
Montemurro