Un affresco sul talento: Antonio Alizzi racconta le "Vite da funamboli"
Alferov, Bocelli, Limonov,
Scioscia e Sorrentino sono solo alcune delle “voci” che si sono raccontate ad
Antonio Alizzi in Vite da funamboli (Sandro Teti Editore)..
Il volume raccoglie
lunghi dialoghi tra l’autore e personalità di rilievo internazionale,
protagonisti nei mondi delle arti e delle scienze, dell’economia e dello sport.
Durante le conversazioni, Alizzi ha sollecitato gli interlocutori a
ripercorrere i loro momenti di vita più significativi, situandoli all’interno
del relativo contesto storico e culturale. Ha chiesto di soffermarsi
sull’impatto delle crisi, sul ruolo degli affetti, sulla gestione del successo
e sull’effetto del riconoscimento sociale. Li ha invitati, in particolare, ad
approfondire il rapporto con la sofferenza e con la morte. Il risultato che ne
deriva è un affresco sul talento e sulle sue poliedriche manifestazioni. Pur
provenendo da quattro continenti diversi e rappresentando quattordici
nazionalità, tutti i personaggi hanno, verso la vita, il medesimo approccio dei
funamboli verso la fune. Combinando tecnica e coraggio, riescono a non perdere
l’equilibrio e a proseguire nel loro cammino. Da soli, in alto e ben visibili,
stimolano coloro che li osservano dal basso ad allargare i propri orizzonti.
Antonio Alizzi,
siciliano, nasce nel 1982 in Germania. Laureato in Relazioni Internazionali,
master in Human Resources, dottore di ricerca in Scienze Organizzative e
Direzionali. Autore di ricerche e articoli scientifici su innovazione, media,
servizi sanitari ed efficienza energetica. Dal 2011 al 2014 insegna Management
per l’Editoria all’Università di Verona. Dal 2015 è a Mosca dove lavora per
multinazionali italiane e russe.