"Pornotopia", con Paul B. Preciado nell'architettura dell'universo "Playboy" che produce il nuovo maschio moderno




“Questo potrebbe essere lo slogan con il quale Playboy intraprende negli anni Cinquanta un lavoro di trasformazione sociale: se vuoi cambiare un uomo, modifica il suo appartamento. Così come la società illuminista pensò che la cella individuale potesse essere una enclave di riabilitazione dell’anima criminale, Playboy credè nell’appartamento da scapolo come nicchia per la creazione del nuovo uomo moderno. Nell’articolo “Playboy’s Penthouse Apartment: A High Handsome Haven-preplanned and furnished for the Bachelor in Town”, pubblicato nel 1956, la rivista presentava l’appartamento da scapolo come un teatro virtuale nel quale il vecchio uomo apprendeva le tecniche di gioco del coniglio – rappresentato da un uomo maturo ma destinato, in realtà, a un lettore adolescente. Qui l’appartamento non era mero arredamento bensì autentica macchina performativa del genere, capace di realizzare la trasformazione del vecchio uomo in playboy.”
L'architettura dell'universo Playboy produce materialmente il nuovo maschio moderno: è questo l’assunto alla base di Pornotopia. Playboy: architettura e sessualità (Fandango, traduzione dell’avvertenza di Martina Testa, traduzione di Elena Rafanelli, finalista del Premio Anagrama come miglior saggio in Spagna e vincitore premio Sade in Francia) di Paul B. Preciado, una guida nel mondo di Playboy, una Disneyland per adulti, fatta di magioni, ville, letti girevoli, caverne tropicali, videocamere di sorveglianza, piscine, ispirata dalle rivoluzionarie utopie sessuali del marchese De Sade e di Ledoux, che funziona come la prima serie di bordelli multimediali nella storia.
Playboy, la più importante rivista per adulti del mondo, fu creata da un giovane Hugh Hefner, nel bel mezzo della Guerra Fredda. Ciò che la maggior parte del pubblico ignora invece sono i dettagli del suo lavoro pionieristico come creatore delle “case di piacere”. Playboy non è stata solo una rivista piena di donne seminude, ma un impressionante progetto comunicativo e architettonico, il cui principale scopo era quello di offrire una valida alternativa al tradizionale nucleo famigliare americano. Playboy fornì uno strumento per mettere insieme la nuova generazione votata alla finanza e al profitto, con il piacere.
Secondo Preciado, “possiamo affermare che il complesso mediatico che si estendeva attorno alla Playboy Mansion funzionava come una “pornotopia”, una singolare eterotopia sessuale propria del tardocapitalismo delle società di sovraconsumo della Guerra fredda.
Quello che caratterizza la pornotopia è la sua capacità di stabilire relazioni singolari tra spazio, sessualità, piacere e tecnologia (audiovisuale, biochimica, ecc.), alterando le convenzioni sessuali o di genere e producendo la soggettività sessuale come derivato delle sue operazioni spaziali”.
Con la creazione della “ragazza della porta accanto” e delle “conigliette” Playboy partecipa alla creazione di una donna docile, completamente asservita al piacere maschile che non spaventa, non minaccia e arreda l’appartamento dello scapolo come uno dei mobili pronti all’uso della nuova architettura moderna. Un immaginario erotico eterosessuale duro a morire.
Quella di Preciado è un’analisi dettagliata e illuminante, un’interpretazione minuziosa di una delle istituzioni che ha caratterizzato l'immaginario sessuale dell’America dopo gli anni Cinquanta.
Paul B. Preciado è un filosofo, attivista transfemminista e uno dei più importanti esponenti di studi di genere e politiche sessuali. Laureato in Filosofia e Teoria dell’Architettura a Princeton, ha ottenuto un Master con Lode in Filosofia e Teorie di Genere presso la New School for Social Research in New York dove ha studiato con Agnes Heller e Jacques Derrida.
Il suo primo libro Manifesto Contra-Sexual (2002) è stato acclamato dai critici francesi come “Il libretto rosso della teoria queer” ed è presto diventato un punto di riferimento per l’attivismo trans e queer in Europa.
Fino a marzo 2015, è stato Head of Research del Museo di Arte Contemporanea di Barcellona (MACBA), Direttore degli Independent Studies Program (PEI). Al momento è curatore del Public Programs di Documenta 14 (Kassel/Atene).
Rossella Montemurro

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