"La casa delle farfalle" di Silvia Montemurro vince il primo premio al "Cinema e Libri On The Road"
La
casa delle farfalle (Rizzoli) di Silvia Montemurro vince il
primo premio al "Cinema e Libri On The Road", premio Paolo Villaggio: è il testo
più adatto secondo una giuria di settore, per essere presentato a case di
produzione cinematografiche.
“La casa delle farfalle taglia un altro bellissimo traguardo –si
legge sul profilo Facebook della scrittrice - e lo dedico a tutti i miei
lettori! Poi mio papà da piccola mi chiamava Fantozzi... Questo premio doveva
essere mio.”
Secondo una leggenda
giapponese, le anime dei defunti che ci hanno amato tornano in vita, prendendo
le sembianze di farfalle bianche.
La casa
delle farfalle è un viaggio nei sentimenti, nelle contraddizioni del
destino che attraversano generazioni di donne di due famiglie tanto distanti –
Italia e Giappone – quanto vicine, unite dall’irrazionalità dell’amore, da
scelte estreme e dolorose, da colpe (o presunte tali) di madri che ricadono
sulle figlie… Sullo sfondo una casa che ha una stanza dedicata alle farfalle,
una casa che “ti ingurgita, ti ammalia”, la casa dove è vissuta nonna Lucrezia
e nella quale Anita torna dalla Germania dopo aver lasciato il compagno e il
lavoro.
Tutte le donne della Casa delle farfalle si portano dietro un
carico di dolore che è, appunto, incancellabile: a iniziare da Lucrezia, alla
figlia Margherita fino alla nipote Anita che nasconde un segreto pesante,
capace di averle rovinato la carriera e la vita personale ed averla costretta a
rifugiarsi nel luogo della sua infanzia, sul lago di Como.
Anita incontra
casualmente una bambina dai tratti giapponesi e dalla voce meravigliosa che
vive poco distante dalla casa delle farfalle. La piccola vive con il padre e si
lega subito ad Anita che però deve affrontare, ogni volta che incontra i due,
l’ostilità di Margherita, contraria alle loro frequentazioni. All’improvviso
riemerge dal passato una storia – la vera storia – che ha coinvolto la nonna
Lucrezia. Scavando nel passato, Anita a poco a poco scopre che la sua famiglia
e quella della bimba giapponese sono indissolubilmente legate. Tutto ha origine
nel 1943, quando la casa di Lucrezia viene occupata da alcuni ufficiali
tedeschi. Tra lei e Will, uno degli ufficiali, nasce una dirompente storia
d’amore, ma la guerra sembra ostacolarli…
Con questo romanzo,
l’autrice si affranca dal pubblico di teenagers al quale si era rivolta con
alcuni testi precedenti e, con una trama fitta e appassionante, riesce ad
abbracciare un’ampia platea di lettori: le sue farfalle le permetteranno di
volare ancora più in alto nel panorama letterario.
Una curiosità: la
Montemurro è stata paragonata a Lucinda Riley, l’autrice della saga Le sette
sorelle – i suoi libri, editi in Italia da Giunti, hanno venduto oltre 13
milioni di copie e sono tradotti in 39 Paesi.
Silvia Montemurro, classe
1987, vive a Chiavenna, piccolo paese in provincia di Sondrio. Nota finora come
autrice Young Adult – tantissime le visualizzazioni sulla piattaforma Wattpad
di Shake My Colors (Sperling &
Kupfer) tra il 2016 e il 2017, si è affacciata nel mondo dell’editoria nel 2013
con L’inferno avrà i tuoi occhi (Newton
Compton), segnalato dal comitato di lettura del Premio Calvino. Nel 2016 ha
pubblicato il romanzo Cercami nel vento
(Sperling & Kupfer), che ha ottenuto il secondo posto al Premio Letterario
Under 30 Città di Como e il Premio Pegaso Città di Cattolica.
La Montemurro ha origini
lucane. Pur essendo nata a Chiavenna, in provincia di Sondrio, il nonno
paterno, Pietro Paolo Montemurro, era di Pignola e lei ha iniziato a conoscere
e amare la Basilicata proprio grazie ai racconti del nonno.
Rossella
Montemurro