"L'altra donna", in libreria il thriller psicologico di Susan Crawford
Un terribile incidente d’auto, due amanti incastrati tra le lamiere. La
donna ha pochi secondi per prendere una decisione: rimanere accanto all’uomo
che sta morendo con le inevitabili ripercussioni nella sua vita privata, oppure
scappare e tornare a casa dal marito e dalla figlia come se niente fosse. Per
Dorrie, che ha sempre amato recitare, la scelta non sembra così difficile: una
telefonata per chiamare i soccorsi e poi via, nella bufera, a riappropriarsi
della pseudo tranquillità della famiglia.
Joe è morto sul colpo, lasciando sgomenti i due figli e la moglie Karen
– su di lei, insieme al dolore del lutto si abbatte il dubbio di una doppia
vita del marito. Presto, infatti, viene fuori che l’uomo non era da solo in
macchina - Joe aveva stipulato un’assicurazione sulla vita, la beneficiaria è
Karen ed è indispensabile indagare per capire se non ci sia sotto una truffa.
Nel frattempo, mettendo ordine tra le cose di Joe, Karen scopre una foto del
marito con un’altra donna.
L'altra donna (Piemme, traduzione di Cristina
Verrienti) è il nuovo thriller psicologico di Susan Crawford che, appena un
anno fa, si è imposta a critica e pubblico con La moglie bugiarda (Piemme) un esordio che ha conquistato le
classifiche americane e internazionali.
Donne, tradimenti, segreti sono le costanti di entrambi i libri,
caratteristiche che la Crawford amplifica con cura riuscendo a trasformare una
trama che per altri versi sarebbe stata banale in un intrigo non facile da
sbrogliare. A provocare la morte di Joe non è stato né un incidente né un
suicidio. Con tutta probabilità si è trattato di un omicidio. Ad avvalorare
questa ipotesi, la scoperta di alcune discrepanze nella gestione finanziaria
dell’azienda che dirigeva. Mai sospettati, in realtà, sono un po’ tutti i
protagonisti, ognuno con qualche ombra: il marito di Dorrie, alcolizzato,
scostante, burbero; l’amico di Karen, una figura all’apparenza amabile ma con
qualcosa di ambiguo; il socio di Joe, troppo interessato ad acquisire al più
presto la sua quota…
Insomma, fino all’ultimo ogni personaggio è un potenziale omicida mentre
le figure femminili si impongono a trecentosessanta gradi grazie alla forza
descrittiva della Crawford: un crescendo di bugie e incognite che porta a un
epilogo inaspettato.
L’autrice è nata in Florida e ha vissuto a New York e ad Atlanta, dove
insegna scrittura creativa.
Rossella Montemurro