Fuga dalla Libia durante la Guerra dei sei giorni: "Qual è la via del vento" di Daniela Dawan
Lia Levi lo ha definito “un
libro incalzante per i fatti narrati che pur tuttavia riesce a soffermarsi sui
risvolti personali di personaggi indimenticabili e sul colore e calore di un
gruppo fino ad allora fortemente integrato con la vita dei propri vicini”. Si tratta di Qual è la via del vento (edizioni e/o,
collana Dal Mondo) di Daniela Dawan.
LA
TRAMA
Tripoli, giugno 1967: La
guerra dei sei giorni in Medio Oriente scatena terribili violenze contro gli
ebrei in Libia. Uccisi, depredati dei loro averi, sono oggetto dell’odio di
masse inferocite che il vecchio re Idris non controlla. Bisogna fuggire,
nascondersi. E così Ruben e Virginia Cohen, con i vecchi genitori di lei,
Ghigo e Vera Asti, si barricano nel loro appartamento, circondato da uomini
armati di spranghe e coltelli. Micol, la loro bimba di nove anni, è bloccata a
scuola dalle suore italiane che non vedono l’ora di liberarsene: l’istituto
rischia molto per la presenza della bambina ebrea, l’unica rimasta di tanti
allievi. L’esile Micol è timida, senza amici, non rende a scuola, è una
costante delusione per il padre; solo con il nonno Ghigo, uomo ironico e spirito
libero, ha una grande complicità. Vive in un mondo di fantasia tutto suo in
cui immagina come compagna la sorellina morta prima che lei nascesse e di cui
non sa nulla, perché nessuno gliene parla mai, su Leah grava un segreto.
Tripoli, giugno 2004: Al governo del paese ormai da molti anni, il colonnello Gheddafi tenta di riprendere i contatti con gli ebrei libici emigrati in Italia, di cui ha confiscato tutti i beni. Invita perciò a Tripoli una delegazione accompagnata dall’avvocato Micol Cohen, la bambina esile e insicura di un tempo. Adesso è una donna protagonista della sua vita, professionalmente arrivata, ma che non ha mai saputo costruire un legame sentimentale stabile. E Micol approfitterà del viaggio a Tripoli per indagare sul mistero di sua sorella Leah.
Tripoli, giugno 2004: Al governo del paese ormai da molti anni, il colonnello Gheddafi tenta di riprendere i contatti con gli ebrei libici emigrati in Italia, di cui ha confiscato tutti i beni. Invita perciò a Tripoli una delegazione accompagnata dall’avvocato Micol Cohen, la bambina esile e insicura di un tempo. Adesso è una donna protagonista della sua vita, professionalmente arrivata, ma che non ha mai saputo costruire un legame sentimentale stabile. E Micol approfitterà del viaggio a Tripoli per indagare sul mistero di sua sorella Leah.
L’AUTRICE
Daniela Dawan è nata a
Tripoli (Libia), dove è vissuta fino all’età di dieci anni. Costretta a
fuggire, con la famiglia approda in Italia. Già avvocato penalista, è ora
Consigliere della Suprema Corte di Cassazione e ha vissuto a Milano, Bruxelles
e New York. Ha esordito nella narrativa con numerosi racconti e con il romanzo
"Non dite che col tempo si dimentica" (Marsilio 2010).