In libreria "La guida delle libere viaggiatrici. 50 mete per donne che amano viaggiare, in Italia e nel mondo"
Dal 22 novembre è in
libreria La guida delle libere
viaggiatrici. 50 mete per donne che amano viaggiare, in Italia e nel mondo (Altreconomia),
la prima guida di viaggio al femminile. Viaggi originali, avventurosi,
sentimentali, esperienziali, gustosi e - non meno importante - sicuri,
responsabili, socialmente utili ed ecologici, in Italia e nel mondo. Iaia
Pedemonte e Manuela Bolchini, pioniere del turismo responsabile, disegnano e
raccontano decine di itinerari e destinazioni, dall’India al Madagascar, dalla
Terra del Fuoco alla Sicilia, da Berlino all’Himalaya. 50 schede, centinaia di
indirizzi, link e spunti per partire.
In queste pagine si
incontrano centinaia di donne, viaggiatrici esperte, imprenditrici locali,
cooperanti, rappresentanti di comunità ospitali di ogni parte del mondo e lo
straordinario “capitale umano” femminile del turismo responsabile, tra le quali
ci sono guide d’arte e di natura, manager di tour operator innovativi,
alpiniste sull'Himalaya o sull'Atlante, maestre di danze o di foraging, artiste
e artigiane, registe e cuoche. Tutte protagoniste di “filiere virtuose”,
che valorizzano la cultura e le tradizioni locali.
Un libro che permette di
sognare decine di “avventure” reali e intellettuali, cammini
nella natura, percorsi alla ricerca del cambiamento interiore, sfiziosi
soggiorni enogastronomici, raffinati itinerari culturali, esperienze
sociali con le contadine e le artigiane nel Sud del
mondo, workshop per riappropriarsi del saper fare, imprese sportive per
tutti e shopping intelligente. In sintesi, un viaggio per
ogni piacere o sapere, lontano dai luoghi comuni, che lasci un ricordo
vero e differente: per riportare a casa non un souvenir ma
emozioni autentiche.
Iaia Pedemonte descrive
così, nella riflessione che precede le schede di viaggio, il viaggio al
femminile: “Un posto incantevole,
un’emozione da riportare a casa, un buon numero di curiosità da scoprire, tante
persone da incontrare (possibilmente persone che ti raccontano qualche storia
sul luogo incantevole), la possibilità di muoversi nella natura, molti piccoli
piaceri da sentire, toccare, gustare, sapere di aver fatto anche qualcosa di
utile, con un po’ di ironia e un po’ di impegno. Qui sta la trama che lega le
nostre pagine: queste sono le qualità “al femminile” di un viaggio””.
La guida contiene la natura più struggente: le notti vicino al cielo in accampamento nel Parco del Serengeti, l'ospitalità in famiglia sulle montagne immacolate del Ladakh.
Le esperienze più autentiche: imparare la tecnica del batik in Senegal, preparare un formaggio slow in Armenia, partecipare a un master di cucina africana.
La cultura con la “C” maiuscola: l'arte dei mosaici a Venezia e Ravenna, la letteratura delle “scrittrici inquiete” a Roma, il cinema al femminile a Milano.
Senza tralasciare il divertimento: lo shopping nelle grandi città, il mare della Grecia con le foche monache, il festival di danze folk in Piemonte.
Ultimi ma non meno importanti i viaggi solidali: gli esercizi di memoria in Bosnia e Serbia, il cammino nelle “terre mutate” del terremoto in Centro Italia o i progetti di commercio equo e solidale in India e in Sri Lanka.
La guida contiene la natura più struggente: le notti vicino al cielo in accampamento nel Parco del Serengeti, l'ospitalità in famiglia sulle montagne immacolate del Ladakh.
Le esperienze più autentiche: imparare la tecnica del batik in Senegal, preparare un formaggio slow in Armenia, partecipare a un master di cucina africana.
La cultura con la “C” maiuscola: l'arte dei mosaici a Venezia e Ravenna, la letteratura delle “scrittrici inquiete” a Roma, il cinema al femminile a Milano.
Senza tralasciare il divertimento: lo shopping nelle grandi città, il mare della Grecia con le foche monache, il festival di danze folk in Piemonte.
Ultimi ma non meno importanti i viaggi solidali: gli esercizi di memoria in Bosnia e Serbia, il cammino nelle “terre mutate” del terremoto in Centro Italia o i progetti di commercio equo e solidale in India e in Sri Lanka.
Ogni viaggio ne contiene
poi mille altri. Ogni meta permette di cogliere nuovi spunti e
intraprendere percorsi differenti. A Berlino, ad esempio, si può scegliere
tra una ventina di itinerari che vi portano tra le start up più
visionarie dell'economia circolare, ad assaggiare delizie vegane o provare capi
di moda sostenibile; oppure all'officina di biciclette gestita dai profughi per
girare la città in modo green; senza trascurare, la sera, gli
indirizzi più cool della città notturna e gay friendly.
In Rwanda tour operator, associazioni e guide offrono possibilità diverse: le Organizzazioni non governative accolgono i viaggiatori facilitando l'incontro con la comunità e le tradizioni locali; poi c'è la cooperativa che organizza una giornata sul caffè equo solidale, con visita alla piantagione e degustazione; o le guide naturalistiche che vi portano a spasso per la foresta pluviale seguendo le orme degli animali selvatici, gorilla inclusi.
In Rwanda tour operator, associazioni e guide offrono possibilità diverse: le Organizzazioni non governative accolgono i viaggiatori facilitando l'incontro con la comunità e le tradizioni locali; poi c'è la cooperativa che organizza una giornata sul caffè equo solidale, con visita alla piantagione e degustazione; o le guide naturalistiche che vi portano a spasso per la foresta pluviale seguendo le orme degli animali selvatici, gorilla inclusi.
Tra un viaggio e l'altro
troviamo i contributi di apprezzate giornaliste, blogger, scrittrici,
organizzatrici di viaggi, guidee soprattutto grandi viaggiatrici. Simona
Sacrifizi, travel writer di turismo culturale, ci porta lungo il
Mississippi; Elena Dak, antropologa e scrittrice, ci conduce lungo i
percorsi nomadi del Tchad; Isa Grassano, giornalista, ci fa da “guida
emozionale” nei suoi luoghi del cuore; Chiara Carolei, blogger, spiega come
“condividere” un viaggio; Gaia Rayneri, scrittrice, ci fa scoprire una
magica Sardegna; Maurizio Davolio, presidente di Associazione Italiana Turismo
Responsabile presenta un modo diverso di viaggiare: sono una ventina le
organizzazioni italiane di turismo fair e intelligente che compaiono
nel libro.
Non manca un capitolo
dedicato alle risorse e agli strumenti per viaggiare tranquille, dalle App
più sofisticate alle comunità globali di donne.
Con una colta e raffinata
prefazione della geografa Luisa Rossi, che spiega le differenze “storiche”
tra viaggiatrici e viaggiatori
Manuela Bolchini è
esperta di turismo responsabile e comunicazione interetnica. Fondatrice nel
2005 del tour operator I Viaggi del Sogno, è co-founder di EquoTube, cooperativa
che ha creato cofanetti regalo di esperienze green. Co-owner di una struttura
ricettiva (Bed&Green), membro del direttivo e rappresentante del focus
nazionale di genere di Aitr, fa parte di Gender Responsible Tourism.
Appassionata di viaggi, fotografia e sviluppo progetti, lavora a pieno ritmo su
tutto quello che si occupa di viaggi consapevoli. I suoi siti sono www.iviaggidelsogno.it, www.equotube.it, www.bedandgreen.it, www.viaggiresponsabili.org
Iaia Pedemonte, giornalista
esperta di viaggi e questioni di genere per le maggiori riviste di turismo e
televisive, è convinta che i gradi di civiltà si misurino con il rispetto e la
curiosità per natura e culture. Perciò ha seguito i corsi dell’ISPI in
“Sviluppo e cooperazione internazionale” su ricostruzione, comunicazione e
strategie nelle operazioni umanitarie, in emergenze, di genere. Sul campo ha
partecipato per tre anni a un progetto di sviluppo sostenibile con UNDP in
Yemen. Ha tirato le somme di tutto ciò per le tantissime donne nel turismo che
incontrava, creando www.g-r-t.org, una rete tra imprenditrici, la prima rivista
web che racconta le eccellenze femminili per i viaggiatori, citata tra le
risorse di UNWTO e in vari eventi internazionali.