Amabili Confini, al via la quinta edizione della rassegna. Quest’anno, oltre a Matera, si svolgerà anche a Miglionico, Ferrandina e Altamura. Il nuovo tema è “Parole”
È Parole il tema
della quinta edizione della rassegna Amabili Confini.
Dal 3 febbraio,
collegandosi al sito www.amabiliconfini.it,
si potrà partecipare all’iniziativa inviando un breve racconto o una poesia e
compilando il modulo che comparirà nella home page. I testi dovranno pervenire entro
il 30 aprile 2020. Come accaduto nelle precedenti edizioni, anche quest’anno
gli organizzatori hanno scelto un tema che potesse suscitare l’interesse di
persone di ogni fascia d’età, dai bambini, agli adolescenti, agli adulti e
liberare la fantasia di ognuno realizzando quel desiderio sempre vivo di dare
voce, attraverso la scrittura, alle proprie emozioni.
Tra tutti gli
scritti pervenuti dalle cinque macroaree in cui sarà suddivisa Matera, ne
saranno scelti cinque tramite sorteggio per rimarcare l'elemento democratico e
"popolare" del progetto, avulso dai canoni del premio letterario: non
ci sono giurie, non ci sono accademici, non ci sono esperti che valutano i
racconti assegnando punteggi. Oltre ai testi sorteggiati ne verranno menzionati
altri cinque per particolari qualità narrative. A ogni quartiere e a ogni
racconto sarà abbinato un prestigioso scrittore che incontrerà il giovedì sera
gli abitanti del quartiere cui è stato associato e converserà con gli autori
dei testi selezionati, esprimendo le sue considerazioni sul contenuto degli
scritti e dando loro dei suggerimenti utili per migliorarne lo stile e la
forma. Inoltre, verrà dato ampio spazio alla presentazione del suo nuovo
romanzo.
Il venerdì
mattina, lo scrittore parteciperà ad un incontro interamente autogestito dagli
studenti e che coinvolgerà, a rotazione, alcune scuole della città; in serata,
invece, l’autore sarà presente in uno dei Comuni aderenti all’iniziativa e in
cui essa verrà replicata con le stesse modalità.
Il progetto,
ideato da Francesco Mongiello, intende stimolare la partecipazione attiva
degli abitanti facendone emergere le potenzialità narrative e conferendo
allo scrittore ospitato il ruolo di "cittadino culturale temporaneo".
In tal modo si creeranno le condizioni affinché ognuno si senta parte attiva di
un processo di condivisione che vedrà protagonista l’intera comunità.
Quest’anno
Amabili Confini, che si svolgerà dal 21 maggio al 19 giugno 2020 - con un’anteprima l’8 maggio e un Amabili
Confini Off (fuori programma) il 25 giugno – coinvolgerà in una narrazione
diffusa, oltre a Matera, anche tre Comuni in cui l'iniziativa verrà promossa e
realizzata: Miglionico, Ferrandina e Altamura. Ciò è stato reso possibile
grazie alla sinergia con le associazioni: Culture in Movimento, Pensiero attivo
e Movimento culturale Spiragli. Ogni venerdì sera, in ciascuno dei Comuni
partner del progetto, si svolgerà l’incontro tra lo scrittore e gli abitanti,
che si terrà in un luogo rappresentativo. In tale occasione lo scrittore
converserà con gli autori dei due testi selezionati e presenterà il suo nuovo
romanzo.
Queste le
sezioni della quinta edizione della rassegna Amabili Confini:
Periferie
sociali: in cui si dà voce ai racconti dei migranti dei centri di accoglienza e
dei detenuti della Casa Circondariale di Matera.
Fuori zona:
riservato ai racconti pervenuti da altri luoghi della Basilicata e da altre
Regioni italiane.
Amabili versi:
alla rassegna si potrà partecipare non solo con i racconti ma anche con le poesie,
ispirate al tema della quinta edizione. Grazie alla collaborazione con l’associazione Matera Poesia 1995 il testo
selezionato verrà menzionato e letto in occasione della cerimonia di
premiazione del concorso nazionale artistico-letterario “Una cartolina da
Matera”.
Amabili alchimìe:
la rassegna si propone anche l’obiettivo di tessere relazioni e sinergie con
altre associazioni culturali attive nel territorio lucano e non solo, dando
loro l’opportunità di organizzare la rassegna nei Comuni in cui operano. In
questo modo, grazie all’attivismo e all’entusiasmo di tanti appassionati, si
innescheranno scambi e contaminazioni; emergeranno talenti, si svilupperanno
nuove idee, contribuendo insieme a immettere nuova linfa nella programmazione
culturale, a rinvigorire la comunità e a rinfocolare il desiderio di
partecipazione.