“Gli abbracci oscuri” che spezzano i legami


Niente è ciò che sembra, dietro un’apparenza patinata c’è un carico enorme di non detto e un passato incombente e ingombrante. Virginia, moglie e madre perfetta, cova dentro di sé il desiderio di riappropriarsi della vita “di prima” quando, reporter affermata, girava il mondo e si faceva apprezzare per un lavoro che la vedeva sempre in prima linea. Alex, un marito attento e premuroso, le sue due bambine e il progetto di fotografia che senza grande entusiasmo porta avanti, non le bastano più. Virginia freme per essere di nuovo sulla cresta dell’onda in un lavoro dove si viene presto dimenticati: ma lei è ancora giovane, ha talento e un grande desiderio di rimettersi in gioco.

L’incontro casuale con Daniel, proprietario di un giornale, sembra provvidenziale: il magnate, affascinante e ombroso al tempo stesso, le offre la possibilità di tornare al lavoro, e di farlo in grande: è lei che sceglie per un reportage fotografico alle Seychelles. Un’opportunità preziosa che però stride con il ménage familiare. Virginia accetta, tranquillizzando Alex che ha diverse – e giustificate – remore nel lasciarla andare. Saranno solo pochi giorni, lo rassicura, non cederà alle eventuali avance di Daniel.

Una volta sull’arcipelago le cose non saranno così lineari: Daniel si rivelerà ambiguo, Virginia meno forte di quello che lei stessa credeva. Un incidente alle Seychelles è causa di una convivenza forzata e di una situazione estrema tra i due. Sarà un punto di non ritorno che aprirà uno squarcio nella vita di Virginia. Del resto, non si sfugge dal nostro passato, nonostante tutti i nostri sforzi.

Gli abbracci oscuri (HarperCollins, traduzione di Sara Papini) di Julia Montejo ha un ritmo serrato, pari al disorientamento emotivo di Virginia. Quello nel quale si butta è un vicolo cieco. La famiglia e l’amore lasceranno il posto al tradimento e alla vendetta: “Quería escribir sobre la infidelidad, pero aquella que va más allá de lo sexual, porque Virginia en realidad es infiel a sí misma”"Volevo scrivere di infedeltà, ma una che va oltre il sessuale, perché Virginia è davvero infedele a se stessa".

La Montejo è una scrittura per immagini, con dialoghi efficaci sicuramente frutto del suo lavoro di sceneggiatrice per il cinema e la televisione. È anche docente all’Università di Navarra, ha diretto il film No Turning Back, per il quale ha ricevuto il prestigioso premio ALMA. Il suo primo romanzo, Eva desnuda (2006) è stato finalista al premio Ciudad de Torreveja.

Rossella Montemurro

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