Nel mondo interiore di Vito Coviello con "Dialoghi con l'angelo" e "Sentieri dell'anima"
Prevale la natura con i suoi
profumi, i suoni, l’istintualità di una volpacchiotta o di una lupa nella
raccolta di racconti “Dialoghi con l’angelo” di Vito Antonio Coviello. Brevi
ritratti nei quali prevalgono le osservazioni e le sensazioni, l’amore per le
piccole cose, la capacità di stupirsi del quotidiano e andare oltre, riuscire a
rendere poesia anche ciò che in apparenza può sembrare scontato. Dieci brevi
racconti che spaziano dall’infanzia all’età adulta, monologhi interiori con
l’angelo custode dell’autore - in realtà sua moglie Bruna.
Anche “Sentieri dell’anima” è
una raccolta di flash di vita vissuta, episodi del passato, dialoghi nei quali
non manca il dialetto, segno del fortissimo senso di appartenenza alla terra
natìa di Coviello, non vedente da 18 anni: “Sono
quelle esperienze umane, che se non altro, arricchiscono e possono in qualche
caso rendere migliori. “Sentieri dell’anima” nasce dalla voglia di condividere
queste proprie esperienze con i propri fratelli non vedenti ed anche altri che
vogliono ascoltarli”, scrive Coviello.
“Sentieri dell’anima” - pubblicato attraverso l’associazione Aciil (associazione ciechi,
ipovedenti e invalidi lucani) onlus di Potenza - è stato premiato nella
sezione audio racconti di libri inediti al primo concorso internazionale Poesia
e libri “Vittorio G. Rossi” organizzato da ANFI Gaeta e dalla rivista “Il
Saggio”.
“Sentieri dell’anima – afferma Coviello - sono tutti quei
percorsi che lasciano il segno tangibile nel ricordo, nella vita e nella
personalità dell’essere umano”.
Rossella Montemurro