Amabili Confini, lo scrittore Giorgio Vasta a Matera il 24 e 25 maggio
Seconda
tappa della Terza Edizione del
progetto di rigenerazione sociale delle periferie di Matera, ideato da Francesco Mongiello e
realizzato e promosso dall'associazione Amabili Confini.
Giovedì
24 maggio alle 19.00, nello
slargo vico “G. Bruno” di San Pardo, gli abitanti dei quartieri
Granulari, San Giacomo e San Pardo incontreranno lo scrittore Giorgio Vasta
per dialogare e condividere riflessioni ed emozioni sul tema Umanità.
Saranno letti e commentati due testi giunti dalla seconda macroarea (uno
estratto a sorte, l'altro selezionato dal team di Amabili Confini) ed uno
scelto tra quelli pervenuti dal Centro per i Minori di Salandra. La sezione “Periferie
Sociali”, riproposta per dare voce a coloro che vivono ai margini della
comunità e che anelano ad una maggiore integrazione nel tessuto sociale della
propria comunità, ha visto la partecipazione dei migranti ospiti dei centri di
accoglienza lucani, gestiti dalla Società
Cooperativa Polis Mathera e dall'associazione Tolbà Onlus, nonchè dei cittadini detenuti della Casa
Circondariale di Matera.
Venerdì
25 maggio Giorgio Vasta incontrerà,
alle 11.15, gli studenti del Liceo Scientifico “D. Alighieri” e, alle 19.00,
nella piazzetta antistante la Chiesa
del Purgatorio di via “D. Ridola”, presenterà il suo romanzo più
recente. Dialogheranno con l'autore di Absolutely Nothing la giornalista
Simonetta Sciandivasci e la Co-founder di Casa Netural Mariella
Stella.
Absolutely
Nothing. Cosa
resta di un viaggio nei deserti americani? La luce accecante, la polvere, le
ghost town e altre reliquie dell’abbandono – un ippodromo-astronave, le rive di
un lago fossile, un cimitero di aeroplani. Restano pagine fitte di appunti
raccolti in ottomila chilometri costellati di imprevisti e digressioni
attraverso California, Arizona, Nevada, New Mexico, Texas e Louisiana. A
percorrerli, con Giorgio Vasta, ci sono il fotografo Ramak – camicia hawaiana, sorriso
cordiale, e una spiccata attitudine a complicarsi la vita – e Silva,
pianificatrice e baricentro razionale del viaggio. Doveva essere un reportage,
una guida letteraria; ma quando ciò che accade nel deserto – per eccellenza
luogo di miraggi e sparizioni – si rivela il preludio di quello che succederà
nella vita dello scrittore al suo ritorno, l’asse del libro si modifica: le
persone diventano personaggi, e per Vasta il viaggio negli spazi americani
diventa un viaggio nella propria immaginazione. A fare da contrappunto, le
fotografie di Ramak Fazel, che del racconto sono espansione, verifica e, allo
stesso tempo, smentita. Ritratto dell’America, ragionamento sul suo mito e
omaggio alle sue narrazioni, Absolutely Nothing traccia un itinerario
che collega scrittura documentaristica e fiction, riflessione e autobiografia,
per provare a comprendere cosa accade ai luoghi – e alle nostre esistenze –
quando le persone che li hanno abitati (che ci hanno abitati) se ne vanno via.
Nato a Palermo nel 1970, Giorgio Vasta
ha pubblicato il romanzo Il tempo materiale (minimum fax, 2008, Premio
Città di Viagrande 2010, Prix Ulysse du Premier Roman 2011, pubblicato in
Francia, Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Spagna, Ungheria, Repubblica
Ceca, Stati Uniti e Inghilterra), Spaesamento (Laterza, 2010), Presente
(Einaudi, 2012, con Andrea Bajani, Michela Murgia, Paolo Nori). Con Emma Dante
ha scritto la sceneggiatura del film Via Castellana Bandiera (2013).
Collabora con La Repubblica, Il Venerdì, Il Sole 24 Ore e Il Manifesto, e
scrive sul blog letterario minimaetmoralia.com.