"Amabili Confini", terza tappa con la poetessa Azzurra D'Agostino
Terza
tappa di Amabili Confini, progetto
di rigenerazione sociale delle periferie di Matera ideato da Francesco Mongiello
e realizzato e promosso dall'associazione Amabili Confini.
Giovedì
31 maggio alle 19.00, nella piazza
Montegrappa del Borgo La Martella, gli abitanti dei
quartieri La Martella, Venusio e Picciano incontreranno la poetessa Azzurra
D'Agostino (foto Fabio Sebastiano), per condividere, attraverso i versi,
emozioni e riflessioni sul tema Umanità.
Durante la serata saranno lette e commentate le
due poesie selezionate, di cui una estratta a sorte e l'altra scelta
dall'Associazione Matera
Poesia 1995. Il
testo scelto sarà successivamente menzionato e
letto in occasione della cerimonia di premiazione del concorso nazionale
artistico-letterario Una cartolina da
Matera, organizzato dall’associazione stessa.
Per il tema “Periferie Sociali”, l’incontro con i quartieri
vedrà anche la lettura di alcuni racconti scritti dai migranti ospiti dei
centri di accoglienza gestiti dall'associazione Tolbà e dalla Società
Cooperativa Polis Mathera.
Venerdì
primo giugno, alle 8.30, l'autrice dialogherà
con gli studenti del Liceo Classico “E. Duni” sulla
sua raccolta poetica e su un’opera del 900 non trattata dal programma
scolastico. Alle 17.00 sarà
ospite, negli studi di Radiosa Music, del programma Nel becco del Gallo. Speciale Amabili Confini
condotto da Sergio Gallo (canale 818 del digitale terrestre per le Regioni
Puglia e Basilicata, in web streaming dal sito www.radioradiosa.it). Alle 19.00,
nella piazzetta della
Cittadinanza Attiva di via delle Beccherie, Azzurra
D'Agostino presenterà Alfabetiere Privato. Raccolta di poesie
pubblicate precedentemente, con cui l’autrice manifesta la volontà progettuale
di ricostruire, attraverso la forma antologica, l’idea di un indice alfabetico
delle tematiche affrontate o “alcune private ossessioni”, che si presentano poi come modalità attraverso cui il mondo si
rivela all’autrice; Animali, Corpi, Filosofia, Mondo, Morte, Parola, Presenze, sono i “capitoli” in cui viene apparentemente
ripartita l’intera produzione. Un indice scarno che non si sviluppa lungo un
intero alfabeto e che evidenzia dei vuoti, delle aporie che sembrano voler
esprimere la necessità di essere colmate. Chi conosce
e apprezza la scrittura di Azzurra D’Agostino sa bene quanto sia importante
l’utilizzo della lingua e quanto sia piacevole e coinvolgente la sua abilità
nel giostrarsi tra quelle che lei definisce 3 lingue: oltre all’italiano e al
dialetto del suo Appennino, compare “una lingua mista, che cerca la pulizia
elementare, ed è quella con cui sono composte alcune poesie che chiamerei “per tutti”
(visto che non amo usare la distinzione di poesia “per bambini”)”. La ricchezza linguistica della sua poesia non è che uno
dei suoi sconfinati “modi” (nel senso musicale del termine) per sottrarsi ai
limiti delle parole, degli alfabeti.
Nata a Porretta Terme nel 1977, Azzurra
D'Agostino vive sull’Appennino Tosco-Emiliano. Ha pubblicato le raccolte
poetiche D’in nci un là, (I Quaderni del battello ebbro 2003); Con
ordine (Lietocolle, 2005); D’aria sottile (Transeuropa, 2011,
selezione Premio Viareggio); Versi dell’abitare, in XI Quaderno di poesia contemporanea
(Marcos y Marcos, 2012); Canti di un
luogo abbandonato (SassiScritti, 2013, Premio Carducci 2014); Quando piove ho visto le rane (Premio
Ciampi Valigie rosse, 2015). Ha curato insieme a Francesca Matteoni il volume
antologico Un ponte gettato sul mare.
Un’esperienza di poesia nei centri psichiatrici (Perda Sonadora Imprentas,
2016). Suoi interventi critici, racconti e poesie sono stati pubblicati su
varie riviste e antologie tra cui Di là dal bosco (Le voci della
Luna), Almanacco dello Specchio (Mondadori), Nuovi Argomenti
(Mondadori), Bloggirls (Mondadori). Scrive per il teatro e si occupa
di organizzazione culturale. La sua nuova raccolta poetica è Alfabetiere privato (Lietocolle, 2016).