"Non esistono buone intenzioni": arriva in Italia per Piemme Katarzyna Bonda, la regina polacca del crime
Con i suoi libri, in
Polonia ha battuto Stephen King e Jo Nesbø: definita dalla stampa europea “la
nuova regina del crime”, arriva in Italia con Non esistono buone intenzioni (Piemme, traduzione di Walter Da
Soller e Laura Rescio) Katarzyna Bonda con la sua scrittura trascinante. Nata
nel 1977, è in assoluto l'autrice più venduta in Polonia, con oltre un milione
di copie all'attivo. Ha firmato due serie crime, la più recente ha per
protagonista la detective profiler Sasza Załuska con cui ha vinto tutti i
principali premi nazionali. Considerata una delle più promettenti voci del
genere a livello europeo, sta per essere pubblicata in lingua inglese ed è in
corso di traduzione in altri sei Paesi. Nel 2015 un suo saggio sulle donne
criminali è diventato un documentario nominato all'Oscar.
Sasza Załuska, trentasei
anni, profiler ed ex agente della polizia di Danzica, dopo una serie di scelte
da dimenticare che avevano il binomio uomini sbagliati-alcol come leitmotiv, è
rientrata a casa pronta a ricominciare e a dedicarsi alla figlia Karolina. Ma liberarsi dal passato, si sa, è difficile
e Sasza – malgrado ci sia poco da andar fieri e sia tanta, invece, l’amarezza -
quando viene contattata da un ex sbirro della polizia di Danzica per un lavoro
di profiling, finisce per accettare. Lei, del resto, è la migliore, ha le
competenze giuste e quella passione che le permette di chiudere le indagini con
successo.
Sasza non solo sarà
dilaniata dai sensi di colpa per il tempo che dedicherà al lavoro trascurando
la figlia, quanto dovrà tornare a combattere contro i suoi vecchi demoni – su
tutti l’alcolismo. Il nuovo caso da
affrontare riguarda un cantante famoso. Sasza avrà di nuovo al suo fianco
commissario Duchnowski detto Duch, un uomo che ne ha viste abbastanza per
decidere che nella vita non ci sono amici, c'è solo l'alcol. Insieme
cercheranno indizi in una Danzica che la penna della Bonda presenta come
decisamente ostile, cupa e pesante – la Danzica del crimine, delle donne che
non hanno più nulla da perdere perché hanno già perso tutto, di preti che non
credono in Dio e di gente piena di buone intenzioni finite molto male. La
chiave di volta sarà una vecchia storia, una storia d’amore diventata storia di
vendetta, proprio come cantava il cantante ammazzato nella sua unica hit,
Ragazza del Nord.
Il romanzo è diviso in
due parti. La prima è ambientata nel 1993. Ci sono gli uomini della mala e
Marcin, Przemek e Igłę la cui attività principale è sbirciare in un bagno
femminile. Ed è lì che Marcin vede
Monika, la sorella di Przemek. Sarà l’anno della svolta, quello che cambierà
per sempre le loro vite. La seconda parte si snoda vent’anni dopo, sempre con i
tre ormai diventati adulti.
Una curiosità: Sasha
ricorda molto, nella vita personale, negli atteggiamenti e nell’aspetto fisico,
la Sarah Linden di The Killing, la
serie tv statunitense prodotta per quattro stagioni (dal 2011 al 2014) da Fox
Television Studios e da Fuse Entertainment.
La Bonda è bravissima nel
dettagliare le situazioni – sembra quasi di vedere un film anziché leggere un
libro, tanto sono “vive” le descrizioni - e nel delineare i personaggi con
cura: in ognuno di loro luci e ombre convivono, così come è molto sfumata la
linea di demarcazione tra lecito e illecito.
Questo thriller è un
grande palcoscenico su cui vanno in scena l'odio e l'amore, le speranze
infrante e la vanità, il denaro e la vendetta. Una lettura mozzafiato che vi
avvolgerà completamente, da una nuova, grande voce della narrativa crime
internazionale.
Non
esistono buone intenzioni fa parte di una tetralogia, Piemme
pubblicherà anche il secondo volume della serie, Nessuna morte è perfetta.
Rossella Montemurro