"Il fascino della neve" di Michele Freppaz e Francesco Casolo, una favola per adulti e per bambini
Il fascino della neve sta
nel suo essere sempre diversa. Per capirla c’è la scienza, e poi c’è la necessità
di camminarci sopra. Da nivologo e da un appassionato, la neve come non
l’abbiamo mai vista. Il fascino della neve (DeA Planeta) di Michele Freppaz e
Francesco Casolo è un libro unico nel suo genere, che ha il sapore di una favola
per adulti e per bambini.
LA
TRAMA
Valle d’Aosta. In un albergo chiuso per la
stagione, in un villaggio alpino a 1600 metri, due padri si incontrano a
margine di una festa per bambini. Francesco è un uomo di città, con
un’istintiva passione per la montagna, che ha deciso di trasferirsi per un periodo
da quelle parti con sua figlia. Michele lassù invece ci vive da sempre, anche
se il suo lavoro di nivologo, lo studio della neve, dei suoli montani e delle
valanghe, lo ha portato in giro per il mondo.
I due scambiano qualche
parola, diventano amici, prendono a fare insieme delle passeggiate in alta
quota: se per il primo è un modo per entrare in un universo di scienziati,
alpinisti e montanari tutti accomunati dalla passione-ossessione per la neve,
per il secondo è l’occasione di condividere l’amore per un mondo, il suo, che
nello stesso giorno può essere tanto paradiso di bellezza quanto nemico
spietato.
Perché la neve è molto più di un paesaggio imbiancato o di una pista da sci: è qualcosa di vulnerabile e potentissimo, è libertà, memoria, pace, pericolo. Unendo osservazione scientifica e vita quotidiana, nostalgia e spirito d’avventura, incanto romantico e fotografica descrizione di questi meravigliosi ambienti naturali, Casolo e Freppaz ci regalano uno sguardo ampio e non idealizzato su ciò che la montagna oggi è realmente. Senza mai dimenticarsi di quei fiocchi che, mossi dal vento, calano a terra raccontando sempre nuove storie.
Perché la neve è molto più di un paesaggio imbiancato o di una pista da sci: è qualcosa di vulnerabile e potentissimo, è libertà, memoria, pace, pericolo. Unendo osservazione scientifica e vita quotidiana, nostalgia e spirito d’avventura, incanto romantico e fotografica descrizione di questi meravigliosi ambienti naturali, Casolo e Freppaz ci regalano uno sguardo ampio e non idealizzato su ciò che la montagna oggi è realmente. Senza mai dimenticarsi di quei fiocchi che, mossi dal vento, calano a terra raccontando sempre nuove storie.
GLI
AUTORI
Michele Freppaz valdostano,
nivologo ed esperto di suoli d’alta quota, è professore associato presso
l’Università di Torino. Negli anni ha partecipato a importanti progetti di
ricerca non solo sulle Alpi ma anche sulle Montagne rocciose, in Patagonia e
in Himalaya. Il suo principale campo di ricerca è rappresentato dai suoli
d’alta quota, con particolare riferimento allo studio del ruolo di neve e
valanghe negli ambienti montani. E’ stato membro del Comitato di Coordinamento
della Rete LTER Italia e visiting professor all’Institute of Arctic and
Alpine Research (University of Colorado).
Francesco Casolo, milanese,
da alcuni anni trascorre lunghi periodi in un villaggio della Valle d’Aosta
dove ha insegnato in uno “Ski institut”, un liceo privato destinato a
giovani delle nazionali di sci. Appassionato di natura e avventura, è autore di
vari libri, tra i quali una trilogia bestseller sul mondo degli inuit
groenlandesi, scritta insieme all’esploratore artico Robert Peroni. Da
un decennio è anche docente di Storia del cinema presso l’Istituto Europeo
di Design.