"Non dimenticare": tradimenti, sospetti e omissioni nel nuovo thriller di B. A. Paris
Una ragazza scomparsa,
dodici anni fa. Il suo fidanzato di un tempo che, oggi, sta per sposare la
sorella. Inquietanti “messaggi” dal passato che turbano la serenità della
coppia e portano alla luce un’inattesa serie di omissioni… Insomma, la storia
della sparizione in un’area di servizio è in realtà tutta da riscrivere.
Non
dimenticare (Editrice Nord, traduzione di Olivia
Crosio), il terzo libro di B. A. Paris, riesce senza dubbio a “vivere di
rendita”, preceduto dalla fama dell’autrice che con La coppia perfetta e La
moglie imperfetta (entrambi pubblicati in Italia sempre da Editrice Nord)
ha conquistato migliaia di lettori in tutto il mondo.
L’incipit del thriller è
in sordina, così come tutta la prima parte, troppo appiattita sulle descrizioni
che alternano il presente di Finn ed Ellen che sta per sgretolarsi e il passato
di Finn e Layla che l’uomo ha volutamente edulcorato nella testimonianza resa
alla polizia e nei racconti fatti agli amici più cari - compresa Ellen, quella sorella
così diversa, capace di avere un intero guardaroba caratterizzato solo da
diverse sfumature di grigio, così composta rispetto alla vulcanica e
imprevedibile Layla…
È una telefonata
dell’anziano ex vicino di Finn a far piombare i due nello sgomento: l’uomo
sostiene di aver visto una donna identica a Layla aggirarsi nel quartiere. Poche
ore dopo, di sera, Ellen stringe tra le mani la bambola più piccola di un set
di matrioske; l’ha trovata sul marciapiede, davanti al vialetto d’ingresso. Per
Finn, quell’oggetto ha un significato preciso. Anche per Ellen quella bambolina
è carica di ricordi.
Il corpo di Layla non è
mai stato trovato, i sospetti si concentrarono su Finn, un
ragazzo che non riusciva a tenere a bada la rabbia. Eppure, oggi, Finn è il
primo a credere che Layla sia morta. Altrimenti perché tornare aspettando così
tanto tempo? La seconda parte di Non
dimenticare è molto più frenetica, e ritmata; le pagine che accompagnano il
lettore alla fine del libro sono decisamente le migliori, colpi di scena
inclusi. La paranoia di Finn ed Ellen, però, arriva a punte altissime di
sopportazione – anche per il lettore, visto che i due nei rispettivi ragionamenti
diffidano di chiunque sia loro accanto -, a volte ci sono descrizioni poco
credibili. Non dimenticare – che non
abbandona i temi cari alla Paris, le dinamiche di coppia spesso contorte, i
tradimenti, i sospetti – è come se non fosse all’altezza delle
aspettative. Anche il finale è un po’ scontato, quasi un déjà vu se
ci si riferisce a thriller simili.
B.A. Paris è nata e
cresciuta in Inghilterra, ma si è trasferita in Francia per lavorare in una
grande banca d'investimento. A un certo punto della sua vita, però, ha deciso
di cambiare e di dedicarsi all'insegnamento e alla narrativa. Quindi ha fondato
una scuola di lingue e ha iniziato la stesura della Coppia perfetta, il suo primo romanzo. Vive a Parigi col marito e i
cinque figli.
Rossella
Montemurro