I 57 giorni da naufrago di Simone Barbato diventano un libro: "Canto d'Honduras"

È un Simone Barbato per certi versi inedito quello che viene fuori dal suo Canto d’Honduras-Diario di un naufrago (Giraldi editore), il volume nel quale l’ex comico di Zelig e “Avanti un altro” racconta la sua esperienza sull’Isola dei famosi alternandola con alcune poesie.
I suoi 57 giorni da “naufrago” su un’isola in Honduras nell’edizione 2018 del programma di Canale 5, sono descritti su un doppio binario: quello reale, nel quale racconta nei particolari tutto ciò che succede durante la permanenza sull’isola e quello più intimo, dove traspaiono le sensazioni e le impressioni della sua avventura e non mancano profondi endecasillabi.
Barbato ha iniziato da concorrente segreto l’esperienza sull’Isola dei Famosi: gli altri partecipanti non sapevano che ci fosse anche lui e, il suo compito era quello di rubare loro il cibo e, in qualche modo, disturbarli facendo attenzione a non farsi scoprire, altrimenti sarebbe andato in nomination.
Ad accendere i riflettori su Canto d’Honduras è stato anche il modo schietto con il quale ha affrontato la vicenda che fu denominata canna-gate (uno scandalo che ancora oggi ha qualche strascico giudiziario). L’ex naufrago racconta infatti come Jonathan, un altro concorrente, durante uno scatto d’ira – il ragazzo, di religione ebraica non può mangiare carne di maiale e si ritrovò un piatto di pasta con il ragù fatto con carne di maiale – non vedendo accolte le sue richieste, inveì contro il cameraman che continuava a inquadrarlo. Sfidando il capo progetto, “guardando dritto dentro la macchina da presa – queste la ricostruzione di Barbato nel libro - e con il sangue agli occhi dice: “Allora manda in onda questo! Gli operatori ci portano la marijuana! E voi siete degli antisemiti! Manda in onda questo!” Fa ancora il nome del capo progetto e ripete la stessa frase più volte dopodiché fugge via iracondo”.
Parentesi canna-gate a parte, Barbato ripercorre quei giorni con empatia, in un diario dettagliato nel quale si intrecciano ricordi personali a veri e propri identikit sui suoi compagni d’avventura - Valeria Marini, Nino Formicola, Giucas Casella, Francesca Cipriani, Francesco Monte –, raccontando con autenticità episodi che hanno messo in luce anche aspetti che, a telecamere spente, non si immaginerebbero appartenere a tali personaggi.
Lo stile di Canto d’Honduras, semplice e diretto, in grado di arrivare a tutti, spazia dal genere autobiografico a quello della poesia: un libro, quindi, che sarà apprezzato sia dagli amanti del gossip sia da chi voglia regalarsi una parentesi di relax in compagnia di pagine che rievocano una natura selvaggia e un gruppo di persone alle prese con un reality.
Simone Barbato è nato nel 1980 a Ovada ed è un comico, un mimo e un musicista: si è diplomato infatti al Conservatorio Antonio Vivaldi ad Alessandria ed è un abile cantante lirico.
Debutta sul piccolo schermo nel 2009 a “Zelig”, su Canale 5, rivisitando la figura del mimo. Venne poi ingaggiato per far parte del cast di “Avanti un Altro!” condotto da Paolo Bonolis. Successivamente ha partecipato a “Italia’s Got Talent” come cantante lirico, mostrando il suo talento per la musica.
Rossella Montemurro

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