"Spiacente, non sei il mio tipo" di Anna Zarlenga: un incontro-scontro tutto da ridere


Immaginate un trentenne affascinante, bello, sfacciato. Tutte le donne cadono tra le sua braccia, lui è davvero irresistibile. Immaginate, adesso, una ragazza per niente attenta al look, poco attraente eppure – in apparenza - molto sicura di sé.

Teo e Sara non potrebbero essere più diversi, il loro incontro-scontro avviene durante il matrimonio della sorella di Sara. Teo ha un’aria da funerale, deve ancora metabolizzare che il suo amico più caro, compagno di tante serate libertine, abbia deciso di mettere la testa a posto. Sara, anche lei allergica ai matrimoni, si fa notare non per la sua avvenenza ma per il suo essere così distante dai canoni contemporanei della bellezza femminile. Sono loro i protagonisti di Spiacente, non sei il mio tipo (Newton Compton) di Anna Zarlenga: uno spassoso romanzo a due voci con risvolti inaspettati.

“(…) Lei è tranquilla. – afferma Teo - Non trema per l’attesa, non mi guarda con desiderio, non mi ammira né mi lusinga. Se ne sta lì, sul suo angolo di panchina, rassegnata e tollerante. Sta tollerando la mia presenza, per la miseria! Lei, che dovrebbe portare un ex voto alla Madonna del Carmine solo per avere l’onore di condividere la mia aria! E non è possibile. (…)”.

“(…) Quando resto da sola con i miei pensieri, - è la voce di Sara - tutte le emozioni che ho tenuto dentro scoppiano all’unisono: ansia, rabbia, attesa, delusione. Formano un mix letale che mi sconquassa in ogni fibra. Un cretino che mi infila sempre in situazioni imbarazzanti, un uomo che non mi considera se non come suo archivio personale e un vestito elegante da indossare che non ho. Quadro perfetto per una sfigata totale”.

Teo, un po’ per opportunismo – Sara è un’assistente universitaria del corso di laurea che il padre ha costretto a seguire, oppure lo disereda - un po’ per consolare il suo ego - massacrato dal comportamento di Sara “una racchia” che non lo considera e avrebbe dovuto buttarsi ai suoi piedi – mette a punto una strategia, piuttosto grossolana, per conquistarla: «Non è assolutamente il mio tipo, ma non sopporto l’idea di farmi rifiutare.»

Sara, dal canto suo, si dimostra irremovibile, insensibile alla tattica – spesso grossolana – del ragazzo.

Spiacente, non sei il mio tipo è un romanzo senza pretese che però, nell’odierno contesto della narrativa, si distingue per la freschezza e la leggerezza della trama: si ride tanto, dall’inizio alla fine, grazie alle battute ad effetto e alle situazioni tragicomiche e paradossali nelle quali i due protagonisti riescono a cacciarsi.

Anna Zarlenga è nata a Napoli nel 1979, è laureata in Lettere moderne. Insegnante e madre a tempo pieno, blogger e lettrice per diletto, ha cominciato a sperimentare la scrittura un po’ per gioco. Da quel momento non si è più fermata.

Rossella Montemurro

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