"La botanica delle bugie" di Elisa Casseri: quattro personaggi alle prese con le proprie aspirazioni e i propri fallimenti
“Ogni volta che sbagli,
quando ci pensi bene, finisce sempre che è colpa tua”.
Che vita hanno le bugie,
quando nascono e poi sbocciano e infine muoiono? Come bisogna innaffiarle
perché crescano forti e ci mantengano al riparo dalla realtà che, più il tempo
passa, più chiede conto?
Nella Botanica delle bugie (Fandango) di Elisa
Casseri, quattro personaggi sono alle prese con le proprie aspirazioni e i
propri fallimenti, in lotta con famiglie tutte sbagliate, sogni decentrati e
piccole miserie: Nicla rincorre per tutta la vita Quirino, senza mai esporsi,
convinta che il modo migliore per scansare i dolori sia dare nell’occhio il
meno possibile, accontentarsi; Quirino pure insegue Nicla, ma Nicla è troppo di
tutto, troppo confusa, troppo silenziosa, troppo sfuggente e allora è meglio
provare con Caterina e nascondere il resto; Caterina conquista Quirino e si
allena a essere la moglie perfetta, costruisce una vita, una casa, per poi
scoprire che i muri sono pieni di crepe e oltre le crepe ci sono solo spiragli
di altre donne, di tradimenti e scappatoie a cui Quirino non ha mai rinunciato;
Giorgio desidera Caterina forse da sempre, ma il primo bacio lo dà a Nicla,
rimangono insieme e diventano una famiglia, o forse solo genitori. E tutto
potrebbe durare immutato se le bugie avessero per sempre la forza di quando
sono state pronunciate per la prima volta.
In una provincia prima
emotiva che geografica, Elisa Casseri mette in scena il fallimento dell’età
adulta, la lotta rabbiosa e resistente che ingaggia ognuno di noi contro la
rinuncia ai propri sogni, anche quando non ci è chiaro quali siano, e racconta
le perdite, gli abbandoni e le scelte (sbagliate) che alla fine ci rivelano chi
siamo.
Elisa Casseri è nata nel
Basso Lazio nel 1984 ed è laureata in Ingegneria Meccanica. Nel 2014 ha
pubblicato Teoria idraulica delle
famiglie per Elliot e, nel 2015, ha vinto la 53° edizione del Premio
Riccione per il Teatro con L’orizzonte
degli eventi. Autrice del blog Memorie di una bevitrice di Estathè,
collabora con la rivista Nuovi Argomenti.