L'esordio originale e introspettivo di Luna Miguel: "Il funerale di Lolita"
“Era abituata a perdere
tutto. A lasciarsi trascinare. A distrarsi. Era sempre come se la sua
vita la stesse scrivendo qualcun altro”.
Si porta dentro un
passato doloroso, - “due volte orfana, conosceva perfettamente il sentimento
di perdita. Aveva imparato a evitare le fitte lancinanti del lutto. Ad
allontanarle. A respingerle.” – e vive il presente sfidando continuamente il
prossimo. Lo fa con Seb, il suo ragazzo, con il direttore del giornale nel
quale lavora come critica gastronomica, con le persone che incontra. Helena è
sfuggente e ispida, ossessionata dalla relazione che, da studentessa, ha avuto
con Roberto, un suo docente dalla cultura letteraria smisurata ma profondamente
ambiguo e opportunista. Un giorno le arriva il messaggio di una sua ex compagna
di scuola, Rocìo: Roberto è morto. Combattuta se partire o meno per Alcalá de
Henares dove ha vissuto da adolescente - e partecipare al funerale, alla fine
Helena accetta di misurarsi con un periodo della propria vita certo non
semplice. Disorientata per aver perso a distanza di poco tempo entrambi i
genitori, attratta e insieme spaventata dal suo docente di Lettere, Helena si
era buttata in una storia (senza alcun futuro) più grande di lei. È stato un
segreto che ha custodito, un’ombra che ha tentato di rimuovere fin quando,
davanti alla bara di Roberto, non si è ritrovata Rocìo con il suo pancione e
Laura, la moglie di Roberto che per un soffio anni prima non li aveva scoperti…
Il
funerale di Lolita (Solferino, traduzione di Eleonora Mogavero),
l’esordio di Luna Miguel, è un romanzo dallo stile originale e introspettivo.
Quando muore un figlio i
genitori aspettano qualsiasi segnale – una foto perduta tra le pagine di un
libro, la messa in onda del suo film preferito – per ricordarlo. “Ma
cosa succede quando muore l’amante segreto? Come salutarlo per l’ultima
volta?”: Helena è combattuta, irrisolta, persa in tutti i dolori che si porta
dietro. Si tormenta, si fa mille domande. Ruba libri per essere all’altezza di
Roberto, va in uno dei ristoranti migliori per mangiare carne con voracità (fino
a farsi cacciare dal locale per il suo comportamento sconveniente), ha una
sessualità spregiudicata. Helena è insofferente alle regole, alle convenzioni. È
ciò che di lei resta dopo i soprusi di Roberto: “Perché vi piace così tanto
immaginare che noi impariamo dalla vostra decrepitezza. Mano
di vecchio macchia il corpo giovane se prova a accarezzarlo”.
Luna Miguel è scout
letteraria, giornalista free lance e publisher, insieme ad Antonio J.
Rodríguez, di Caballo de Troya. Coordina il club de lectura #LosLibrosdeLuna e
ha collaborato a numerosi giornali e supplementi letterari spagnoli, tra cui
«El País», «eldiario», «El Cultural», «ABC Cultural», «Público», «La
Vanguardia».
Dal 2014 al 2018 è stata
responsabile della sezione letteraria del magazine «Playground». Ha pubblicato
alcune raccolte poetiche tra le quali Estar enfermo (2010), Poetry is not dead
(2013), Los estómagos (2015) e El arrecife de las sirenas (2017): selezioni di
queste antologie sono state tradotte in più di una dozzina di paesi. È autrice
di una novella, Exhumación (2010), e di un saggio sulla masturbazione femminile
(El dedo, 2016).
Rossella
Montemurro